Il nuovo store di Nugnes di Trani si aggiudica il Prix Versailles europeo. Annunciati dal segretariato del premio internazionale i vincitori dei migliori progetti di architettura e design continentali nella categoria Shop & Store. L'assegnazione del titolo mondiale 2022 si terrà entro metà dicembre nella sede Unesco di Parigi. Prix Versailles è il prestigioso premio, giunto alla sua ottava edizione, che celebra i migliori progetti di architettura e design in grado di promuovere una sostenibilità intelligente che tenga conto dell'impatto ecologico, sociale e culturale.
Ogni vincitore è una testimonianza di eccellenza nel continente di riferimento.
Il premio
Questo premio permette a Nugnes e allo studio di architettura milanese di accedere alla fase conclusiva della competizione mondiale, i cui vincitori saranno annunciati entro il prossimo 15 dicembre con l'assegnazione del titolo nella sede Unesco di Parigi. Nugnes ha riaperto il magnifico Palazzo Pugliese, espressione dell'archetipo delle dimore meridionali di fine 800 nel cuore della città di Trani, per raccontare la sua storia dal fascino autenticamente italiano. Da sartoria attiva dagli anni 20 del secolo scorso, nel tempo ha assunto il ruolo di ambasciatore per oltre 250 brand internazionali, selezionati con un'ottica unica, ispirata alle atmosfere vivaci e al contempo sofisticate della Puglia. Il progetto si sviluppa nell'assoluto rispetto dell'impianto architettonico originale.
Prix Versailles è un prezioso riconoscimento per il grande lavoro che ha dato forma al nuovo store Nugnes. Giuseppe Nugnes, esponente della terza generazione della famiglia fondatrice, grazie alla sinergica collaborazione con gli architetti Filippo Dini e Gianluca Cataldi, ha voluto restituire alla città un luogo che racchiude tutto lo spirito di una pugliesità vibrante ed eclettica. «Ci onora il valore di questo riconoscimento internazionale sottolinea Giuseppe Nugnes, ceo di Nugnes - perché consolida la nostra visione, ovvero che, ad appena un anno dall'apertura, Palazzo Pugliese non sia stato percepito solo come valorizzazione di un bene storico-architettonico, ma come detonatore di bellezza inclusivo che rende cultura e moda sostenibili, accessibili e fruibili a tutti».
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