Giustina Rocca, una serie come Lidia Poet: raccolti oltre 6mila euro

Già arrivati 6mila euro in un mese. Si potrà donare, con un minimo di 20 euro, per un'altra settimana

Giustina Rocca, una serie come Lidia Poet: raccolti oltre 6mila euro
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Venerdì 12 Maggio 2023, 17:40 - Ultimo aggiornamento: 17:50

La cifra record di 6mila euro in un mese è stata raccolta a sostegno del progetto per valorizzare la figura di Giustina Rocca, la prima donna avvocato originaria di Trani. Amedeo Bottaro, sindaco della città, presentando i risultati del crowdfunding lanciato lo scorso 11 aprile, ha suggerito a Netflix di produrre una serie sulla Rocca, dopo il successo di quella dedicata a Lidia Poet, erroneamente definita nella serie come la prima donna avvocato in Italia. 

Il progetto

Il progetto prevede uno spettacolo dedicato alla tranese Rocca a cura della compagnia Marluna di Trani, una pubblicazione sulla sua figura e un itinerario turistico per ricorcorrere i luoghi più importanti legati alla sua bibliografia. 

La raccolta continua

«È la prima campagna di questo genere riuscita nel nostro territorio e di questo siamo fieri», ha commentato il progettista della campagna, Norberto Soldano. Sulla piattaforma sarà possibile effettuare una donazinoe fino al prossimo 19 maggio, giorno di chiusura della raccolta fondi. Con una donazione minima di 20 euro ogni sostenitore riceverà un biglietto per lo spettacolo dal vivo, una copia cartacea della pubblicazione sull'avvocato tranese e un ticket per le visite guidate.  

Una storia unica

Giustina Rocca è vissuta a Trani a cavallo tra il XV e il XVI secolo.

Figlia di un oratore al Senato di Napoli la Rocca era moglie di Giovanni Antonio Palagano, Capitano regio della città di Trani. È grazie al padre e al marito, infatti, che riesce ad emergere nella professione di avvocato, il mestiere della vita, anche se nel resto dell'Italia e dell'Europa non era consentito alle donne il patrocinio legale. 

Durante il suo lavoro si dedicò a questioni diplomatiche, riguardanti soprattutto i rapporti tra la città di Trani e Venezia. È stata anche fonte di ispirazione per il personaggio di Porzia di Belmonte nell'opera teatrale "Il Mercante di Venezia" di William Shakespeare. 

La presenza di Giustina Rocca a Trani è tangibile ancora in un epitaffio funebre inciso su una stele scritto in occasione della prematura scomparsa della figlia Cornelia. Il documento è conservato all'interno del Museo diocesano di Trani. A lei sono dedicate strade a Trani e Bari, ma anche una scuola media tranese. 

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