Vendevano farmaci provenienti da furti e rapine: sette arresti

Vendevano farmaci provenienti da furti e rapine: sette arresti
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Sabato 21 Novembre 2015, 14:03 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 16:01
LAMEZIA TERME - I Carabinieri di Lamezia Terme, nel corso delle indagini, sono riusciti a ricostruire i canali utilizzati per la vendita dei farmaci provenienti da rapine e furti compiute in molte regioni italiane. Gli investigatori sono riusciti a ricostruire anche i ruolo svolto da ogni persona arrestata nell'ambito dell'organizzazione che si occupava di custodire i farmaci rubati e successivamente di rivenderli in farmacie su tutto il territorio italiano. Le basi operative erano nel Lazio, Campania, Puglia e Sicilia. La gran parte dei furti e delle rapine sarebbero stati commessi in Puglia.



Sono complessivamente 133 mila, per un valore di 3,5 milioni di euro, le confezioni di farmaci rubati sequestrate dai carabinieri di Lamezia Terme e del Nas di Catanzaro nell'ambito dell'operazione "Pharmafax" che ha portato all'arresto di sette persone. Nel corso dell'operazione sono state eseguite 40 perquisizioni tra cui sedici farmacie e cinque societa' che si occupano della vendita di farmaci. I particolari dell'operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Lamezia Terme alla quale hanno partecipato il procuratore della Repubblica Domenico Prestinenzi, il comandante del Gruppo tutela salute dei Carabinieri di Napoli Vincenzo Maresca, del comandante provinciale di Catanzaro Ugo Cantone e del comandante della Compagnia di Lamezia Terme Fabio Vincelli.



Le indagini hanno avuto inizio nel novembre dell'anno scorso dopo l'arresto di un uomo trovato in possesso di alcuni farmaci frutto di una rapina effettuata a Canosa di Puglia. Durante le indagini gli investigatori hanno individuato i componenti di una organizzazione che aveva come base logistica Lamezia Terme e si occupava della ricettazione dei farmaci provento di rapine e furti compiute in Lazio, Campania, Puglia e Sicilia. Le sette persone arrestate, due in carcere e cinque ai domiciliari, sono accusate a vario titolo di associazione per delinquere e ricettazione in concorso. Sono state denunciate a piede libero altre cinque persone.
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