Il comitato ambientalista Operazione aria pulita di Barletta ha integrato l'esposto presentato nel febbraio dell'anno scorso alla procura di Trani con i dati definiti «allarmanti» sulla situazione ambientale in città e resi noti nei giorni scorsi.
Si tratta di quanto contenuto nel monitoraggio, eseguito nel 2020 dallo spin off Tecnologia e ambiente del Politecnico di Bari, Cnr - Irsa e relativo alle zone a ridosso della zona industriale di via Trani.
Il report
Il report - per cui Regione e Comune hanno speso oltre 600mila euro - spiega, evidenziano dal comitato, che non solo «i lavoratori che abitualmente frequentano l'area o le zone limitrofe» ma anche «la popolazione residente che vive a ridosso dell'area esaminata e quella che ne frequenta le spiagge limitrofe, possono essere considerati recettori della potenziale contaminazione da composti alifatici clorurati cancerogeni rilevati.
Parliamo di cromo e altri materiali pericolosi a cui sono esposti anche la falda idrica e il mare». Il comitato chiede nuovamente «specifici e urgenti interventi» a tutela della salute cittadina come la dislocazione «delle imprese insalubri» e la bonifica dei terreni contaminati.
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