Un post pubblicato dalla Asl di Barletta Andria Trani (Bat) per raccontare il meeting annuale della sezione appulo lucana della società italiana di malattie infettive e tropicali ha scatenato commenti zeppi di minacce e gonfi di notizie false, tanto da spingere l'azienda sanitaria a cancellarlo. «Siamo amareggiati e dispiaciuti», commenta sempre via social l'azienda sanitaria del nord Barese, la prima in Puglia a dotarsi di un profilo social più di dieci anni fa. «A fronte di un incessante lavoro di gestione della pandemia e corretta informazione istituzionale, anche i canali ufficiali devono combattere contro fake news e tentativi di disinformazione», sottolinea la Asl Bat, nata nel 2006.
Il post sull'incontro
Il post incriminato e intasato di giudizi sprezzanti raccontava dell'incontro che si è svolto a Bisceglie nei giorni scorsi in cui si sosteneva, riportando le parole del direttore dell'unità operativa di malattie infettive dell'ospedale Vittorio Emanele II di Bisceglie, che «la diffusione attuale di vecchie e nuove malattie impone un momento di riflessione e confronto tra medici e istituzioni per la definizione di adeguate strategie assistenziali e organizzative al fine di poter far fronte al meglio alla mutata domanda sanitaria della popolazione».
Centinaia di commenti sprezzanti
Parole che hanno scatenato alcuni utenti del social, molti dei quali nascosti dietro ad account inesistenti e falsi che hanno inondato la pagina dell'Asl di foto e frasi minacciose, tutte uguali tra loro come fossero in fotocopia.
I collage fotografici riportano tutti la stessa firma: un cerchio rosso con una W dello stesso colore e lo slogan Lotta con i vivi contro la dittatura nazisanitaria. Più di 300 commenti tutti fatti così, identici e pubblicati a poca distanza temporale l'uno dall'altro che hanno spinto l'azienda sanitaria a rimuovere il post finito nel mirino dei no vax. «Per la prima volta da quanto abbiamo attivato il nostro canale Facebook abbiamo cancellato - puntualizza la Asl - un post che parlava di Covid in termini di confronto tra esperti».
Il pericolo che fake news e frasi farneticanti potessero continuare a moltiplicarsi ha spinto l'azienda sanitaria a eliminare il post.
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