Bari, volontario accusato di violenza sessuale su studentessa. Il 118: «Non è né un medico né un paramedico. I cittadini possono avere fiducia in noi»

Bari, volontario accusato di violenza sessuale su studentessa. Il 118: «Non è né un medico né un paramedico. I cittadini possono avere fiducia in noi»
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Sabato 5 Febbraio 2022, 16:28

E' agli arresti domiciliari il paramedico volotario che avrebbe abusato dentro un'ambulanza di una studentessa universitaria approfittando della fatto che la ragazza si era sentita male per aver bevuto troppo ad una festa. Le accuse sono di violenza sessuale aggravata. Un'accusa dalla quale la sezione Emergenza Urgenza di Fimmg Puglia prende le distanze e manifesta tutta la propria solidarietà alla vittima.

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La posizione del 118

«A differenza di quanto riferito, la persona accusata del crimine non è né un medico né un paramedico; è un volontario che prestava servizio all’interno di un’associazione di volontariato.

Il servizio del 118 e i suoi operatori sanitari sono totalmente estranei alla vicenda - spiega Nicola Gaballo, Responsabile Emergenza Urgenza Fimmg Puglia. - Anche nei casi in cui i volontari delle associazioni di pubblica assistenza, in base ad una convenzione con l’Asl, prestano la propria opera all’interno del servizio del 118, lo fanno in qualità di soccorritori  o di autisti, sono affiancati sempre da un medico o da un infermiere e non possono in alcun modo intervenire sul paziente», chiarisce.

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«La violenza è odiosa, indipendentemente da chi la compia. Ma in questo caso è bene ribadire che non si tratta di un medico, né di un paramedico, figura peraltro assente nel nostro servizio sanitario. In 20 anni di servizio nel 118, fortunatamente non si sono mai verificate violenze - sottolinea Gaballo -  Nessuno di noi interviene mai da solo. Operiamo per salvare le persone e non per danneggiarle. I cittadini possono continuare ad avere fiducia servizio del 118». 

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