Vaccini, terza dose in Puglia. La prima paziente ha 18 anni: «Ho fiducia nei medici»

Vaccini, terza dose in Puglia. La prima paziente ha 18 anni: «Ho fiducia nei medici»
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Lunedì 20 Settembre 2021, 14:38 - Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 15:41

Coraggio e fiducia nella sanità nella storia della prima paziente  vaccinarsi oggi in Puglia. «Credo nei medici e negli infermieri, mi fido della scienza»: sono le parole della prima paziente «fragile» a ricevere la terza dose di vaccino contro il Covid-19 al Policlinico di Bari. Ha appena 18 anni, puntuale all'appuntamento, alle 9.30, si è presentata nell'ambulatorio vaccinale del Policlinico. «Lo faccio per sentirmi più sicura e più protetta visto che ho problemi di salute - racconta -. Dubbi? Mai avuti. Seguo quello che mi dicono i medici che mi hanno in cura». Parte così la nuova fase della campagna vaccinale con la somministrazione della dose aggiuntiva per i pazienti fragili: 200 le vaccinazioni in programma oggi al Policlinico di Bari.

Sono in tutto 8.600 i soggetti in cura nelle unità operative ospedaliere che hanno priorità nella vaccinazione, secondo le indicazioni fornite dal piano ministeriale e dalla circolare regionale.

Il calendario messo a punto dalla control room consentirà di vaccinare con la terza dose circa 500 persone al giorno. Le vaccinazioni saranno eseguite da equipe miste formate da igienisti e da specialisti di branca: nefrologi, gastroenterologi, reumatologi, oncologi. «Partiamo oggi con la terza dose per i soggetti fragili - dice il dottor Pasquale Stefanizzi, dirigente medico control room Policlinico di Bari - una dose addizionale che è necessaria per completare il ciclo di base e avere una risposta primaria ottimale. Gli operatori sanitari, invece, avranno una terza dose »booster« a distanza di almeno sei mesi. Nei soggetti fragili le due dosi non sono pienamente sufficienti per il completamento del ciclo primario. Per gli operatori sanitari, invece, il ciclo primario è stato a due dosi e la risposta anticorpale è stata ottimale, ma dopo 6-9 mesi la risposta primaria tende a subire una diminuzione per cui è necessaria la dose booster»

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