Vaccini agli universitari: al via il piano tra Ateneo e Asl

Vaccini agli universitari: al via il piano tra Ateneo e Asl
di Enrico FILOTICO
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Lunedì 9 Agosto 2021, 08:28 - Ultimo aggiornamento: 19:58

BARI - L'Università di Bari risponde alle linee guida imposte dal governo. La cabina di regia degli scorsi giorni ha dettato la linea: per gli universitari, il green pass sarà obbligatorio e dunque tamponi o vaccini diventeranno l'unico strumento che potrà consentire a studenti e personale di accedere alle strutture universitarie.

L'ateneo è corso ai ripari

Ecco che allora l'Ateneo guidato dal Magnifico Rettore Stefano Bronzini è subito corso ai ripari e grazie alla collaborazione con la Asl ha costruito un filo conduttore che permetterà a studenti di ogni parte d'Italia iscritti ad UniBa di potersi vaccinare in Puglia.

Dal 9 agosto fino al 15 settembre gli studenti potranno anche loro essere parte attiva di questa lunga battaglia. La comunicazione ha presto fatto il giro del web, prima il nota stampa pubblicata sul sito dell'Ateneo e poi rimbalzata attraverso le pagine delle associazioni studentesche.

Sanguedolce (ASL)

«I termini sono molto lunghi, non serviranno probabilmente spiega Antonio Sanguedolce, Direttore della Asl di Bari, non abbiamo individuato sedi dedicate perché riusciamo a sopportare numeri di vaccinazione molto alti. Per una popolazione che numericamente è residuale non serve dedicare spazi appositi, i nostri studenti potranno andare in una qualsiasi hub vaccinale senza prenotazione. Sarà sufficiente il certificato che attesti la loro iscrizione all'Università di Bari».

Un obiettivo importantissimo nato grazie alla sinergia che ha visto studenti e amministrazione remare nella stessa direzione. «Ho interagito con gli studenti e con il Rettore continua Sanguedolce è stata un'iniziativa ampiamente condivisa». «Abbiamo cominciato ad interloquire con il direttore della Asl intorno alla metà di giugno e abbiamo da subito avuto un riscontro molto positivo racconta Paola Ferrante, Senatrice accademica eletta con la lista Up Università Protagonista - Siamo davvero molto soddisfatti del risultato raggiunto perché stiamo dando a tutti gli studenti del nostro Ateneo la possibilità di poter ritornare a vivere gli ambienti universitari in sicurezza». Il tema del green pass da settimana ha ormai polarizzato il dibattito pubblico. La stessa rappresentante degli studenti ha confermato che nonostante il grande coinvolgimento della maggioranza dei colleghi, c'è stata qualche rimostranza.

Le opinioni degli studenti

«Abbiamo ricevuto messaggi da parte di alcuni studenti contrari al green pass obbligatorio previsto dal Ministero per tornare a svolgere le attività universitarie in presenza. Rispettiamo le opinioni di tutti, ma auspichiamo che i nostri colleghi facciano una scelta responsabile per il bene di tutta la Comunità Accademica, e non solo. Siamo comunque fiduciosi del fatto che gli studenti contrari alla vaccinazione siano solo una piccola percentuale del totale e che la maggioranza abbia già provveduto alla vaccinazione, alla prenotazione o che usufruirà di questa grande opportunità dataci dalla ASL di Bari», dice Ferrante classe '96 laureanda in Chimica e tecnologia farmaceutiche. Il risultato che vedrà parte degli oltre 50mila utenti dell'UniBa aver diritto ad una dose di vaccino è stata accolta con grande successo. Essere riusciti a dare una risposta a tutti gli studenti, spiega la Senatrice Accademica, soprattutto ai fuori sede consentirà loro di non
dover tornare nella Regione di appartenenza per sottoporsi alla vaccinazione oppure di quot;tentare la fortuna a fine giornata. Quanto al vaccino, Sanguedolce ha specificato che le dosi per gli universitari saranno quelle prodotte dalle aziende Pfizer o Moderna. La Puglia è beneficiaria soprattutto di dotazioni che arrivano dall'azienda newyorkese, ma il Direttore della Asl di Bari ha spiegato che è indifferente il vaccino: ce ne saranno comunque per tutti. Rispetto all'inizio della campagna sono anche state abbattute le barriere tra sistemi informatici, il modello utilizzato per i turisti tornerà utile per completare i cicli vaccinali cominciati in estate. Così da consentire a chi ha effettuato la prima dose nel suo comune di residenza di poter completare la vaccinazione nella città in cui ha sede il suo plesso universitario. Il lavoro svolto di concerto tra studenti, amministrazione ed Asl rappresenta un crocevia necessario per riportare alla vita i luoghi della formazione che da marzo 2020 sono stati chiusi. Ad eccezione di poche deroghe, riservate soprattutto agli studenti dei primi anni. L'Università nell'immaginario di un comune come Bari aveva iniziato un percorso di centralizzazione rispetto alla vita della città. Ora, l'obiettivo è quello di cominciare il nuovo anno accademico facendo sì che gli studenti possano guardarsi negli occhi, così come confermato dalla Senatrice di Up: «Siamo fiduciosi di poter tornare a vivere gli ambienti universitari con più spensieratezza, pur consapevoli che ancora per un po' non bisognerà trascurare le norme di sicurezza anti contagio».
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