Campeggia anche questo striscione: «La guerra si sconfigge con la pace non con le armi»: un lenzuolo con questa scritta apre il corteo per la pace in Ucraina che ha attraversato il centro di Bari e raggiunto la basilica di San Nicola, nella città vecchia, luogo simbolo del dialogo tra i popoli.
Centinaia di cittadini hanno sfilato sventolando bandiere arcobaleno e con i colori dell'Ucraina.
«No all'invio delle armi»
«Dissentiamo dalla decisione di inviare armi da parte dell'Italia - dicono i manifestanti -. L'invio, oltre ad essere pericoloso di fronte al potenziale scontro nucleare, secondo il diritto internazionale rischia di trasformare l'Italia in un paese co-belligerante ostacolandone la capacità diplomatica. Il popolo ucraino va invece aiutato intensificando l'iniziativa diplomatica; inasprendo e allargando ulteriormente le sanzioni economiche, anche se contrarie ai nostri immediati interessi; aiutando la popolazione civile ucraina anche con la raccolta e invio di aiuti umanitari; destinando i fondi stanziati dall'Unione europea per la guerra in Ucraina alla cooperazione internazionale e alle organizzazioni umanitarie».
«Questa sera - concludono nella piazza di San Nicola, a pochi passi dalla statua del santo di Myra che proprio il presidente russo Putin anni fa donò alla città di Bari - questa piazza vuole unire idealmente la sua voce alle voci delle altre piazze che in questi giorni si stanno riempiendo per chiedere la pace».