Uccise il compagno che aveva una relazione con la madre: condannata 26enne

La vittima Pierpaolo Perez
La vittima Pierpaolo Perez
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Mercoledì 19 Gennaio 2022, 15:07 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 07:13

Il gup del Tribunale di Bari, Rosa Caramia, ha condannato alla pena di 16 anni di reclusione per omicidio volontario la 26enne Mariangela Losurdo, figlia del pluripregiudicato del clan Parisi, Pietro Losurdo, ex collaboratore di giustizia.

Il ruolo del padre nell'omicidio

La donna, arrestata per il delitto nel dicembre 2020, è accusata di aver ucciso il fidanzato Pierpaolo Perez, 49enne, con un colpo di pistola calibro 9 alla testa, all'interno della propria abitazione, a Bitetto, il 26 giugno 2018. Inizialmente dell'omicidio si era autoaccusato il padre. Ma le indagini della Procura, coordinate dalla pm Simona Filoni prima (ora procuratrice minorile a Lecce) e dai colleghi Bruna Manganelli e Domenico Minardi poi, hanno accertato le responsabilità della 26enne.

L'omicidio nel sonno per vendicare la relazione con la madre

L'uomo, nel processo a suo carico tuttora pendente in Cassazione, è stato ritenuto colpevole solo del porto dell'arma usata per uccidere Perez, ma non del concorso nell'omicidio.

Quel giorno la figlia, hanno ricostruito gli inquirenti, avrebbe aspettato che Perez si addormentasse sulla poltrona del soggiorno per ucciderlo nel sonno, dopo aver scoperto che l'uomo aveva una relazione sentimentale anche con la madre. Dopo l'omicidio il padre sarebbe entrato nell'abitazione della vittima con lo scopo di ripulire la scena del crimine, recuperare l'arma da fuoco ed evitare l'incriminazione della figlia, attribuendosi la paternità del delitto, poi smascherato da video e testimonianze. Con la sentenza di condanna, al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato, la gup ha anche riconosciuto il risarcimento danni ai familiari della vittima, costituiti parti civili e assistiti dall'avvocato Domenico Di Ciaula, con provvisionali immediatamente esecutive tra i 10 e i 20mila euro. 

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