Falsi contratti per il permesso di soggiorno, blitz della Finanza: 12 arresti eccellenti

Falsi contratti per il permesso di soggiorno, blitz della Finanza: 12 arresti eccellenti
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Lunedì 27 Giugno 2022, 08:14 - Ultimo aggiornamento: 13:38

I Finanzieri della Tenenza di Mola di Bari stanno dando esecuzione in Bari, Mola di Bari, Conversano e Fasano, ad un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reale, emessa dal Gip del Tribunale di Bari - nei confronti di 10 persone, di cui due in carcere e dieci ai domiciliari, per ipotesi di reati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, truffa aggravata nei confronti dello Stato e circonvenzione di persone incapaci.

Arresti eccellenti

Un dottore commercialista e nove imprenditori che operano prevalentemente nel settore edile, mediante la costituzione di rapporti di lavoro fittizi, formalizzati attraverso modelli di assunzione telematica Unilav, avrebbero consentito a numerosi cittadini extracomunitari (in tutto 453, di etnia indiana, cingalese, bengalese, pachistana ed altre) di ottenere illecitamente, nel lasso temporale che va dal 2013 al 2019, il rilascio e/o il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi lavorativi. 

In carcere sono finiti Maurizio Pappadopoli, 49enne commercialista di Mola di Bari, e Tanay Bhattacharajee, 55enne responsabile di un centro per l'immigrazione, di nazionalità indiana.

Nell'ordinanza vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nei confronti di 16 indagati, dei quali 10 destinatari di misura cautelare personale (2 in carcere e 8 ai domiciliari). Nei loro confronti sono stati sequestrati beni per equivalente, in vista della confisca, per complessivi 1.166.080 euro. Le somme pagate dai singoli migranti all'organizzazione criminale oscillavano dai 1.000 ai 6.000 euro per ogni singolo rapporto di lavoro fittizio consentendo di accumulare un profitto illecito stimato di 762.000 euro. Gli arresti sono stati effettuati a Mola, Bari, Conversano e  Fasano.

Alcuni degli intestatari dei falsi contratti lavorativi sono riusciti tra l'altro ad ottenere indebitamente dall'Inps l'erogazione dell'indennità di disoccupazione e di malattia (i cui importi sono stati ricostruiti grazie alla collaborazione dello stesso Ente), nonché, in altri casi, per la percezione di rimborsi Irpef comunque non spettanti, per un danno alle casse dello Stato di complessivi 281.579 euro. Inoltre, durante l'attività d'indagine sono state acquisite prove sulla sottrazione di beni mobili ed immobili ad una persona non in grado di intendere e di volere per 267.232 euro. Agli indagati viene contestato il concorso a vario titolo di molteplici reati, tra i quali il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, l'associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato e, per tre di essi, il delitto di circonvenzione di persone incapaci. L' attività investigativa, condotta dalla Tenenza di Mola di Bari sotto l'egida dell'Ufficio del Pubblico Ministero, ha usufruito di tecniche d'intercettazione sofisticate supportate dall'analisi della documentazione amministrativa acquisita nel tempo, consentendo di poter stimare l'illecito profitto conseguito complessivamente conseguito dagli indagati in oltre un milione di euro.

 

I sequestri

Disposti anche sequestri di beni mobili ed immobili per oltre un milione di euro. I dettagli dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa, presieduta dal Procuratore della Repubblica di Bari, che si terrà presso gli Uffici sede dell'organo inquirente alle 10.30. 

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