In carcere con telefonini e droga: erano nascosti nelle parti intime. La denuncia del Sappe: «Celle allo sbando»

In carcere con telefonini e droga: erano nascosti nelle parti intime. La denuncia del Sappe: «Celle allo sbando»
2 Minuti di Lettura
Lunedì 1 Maggio 2023, 15:21 - Ultimo aggiornamento: 15:22

Nascosti nelle parti intime di alcuni familiari dei detetenuti ma anche in sbagelli di legno e nel perimetro del muro di cinta: droga e telefonini sono stati sequestrati nel carcere di Trani. Lo rende noto il Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria spiegando che nell'ultima settimana gli agenti in servizio nell'istituto di pena del nord Barese hanno trovato e sequestrato «cellulari che erano nascosti nelle parti intime di alcuni dei familiari dei detenuti», riferisce Federico Pilagatti, segretario del Sappe. «Altri telefonini - aggiunge - erano in sgabelli in legno» mentre «smartphone e microtelefoni» assieme ad alcune dosi di «hashish e marijuana sono stati rinvenuti nel perimetro del muro di cinta» perché «lanciati dall'esterno» cosa possibile a causa «dell'ormai vecchia carenza di personale».

L'appello del sindacalista: «Apparecchiature per disturbare le frequenze»

Secondo il sindacalista sarebbe possibile impedire l'uso in cella dei telefonini se «il Dap (Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, ndr) impiegasse apparecchiature elettroniche come i jammer che con onde radio di disturbo sulla stessa frequenza dei cellulari ne bloccano l'utilizzo». «Lo Stato non vuole riappropriarsi della gestione delle carceri visto che i detenuti fanno ciò che credono grazie anche alla delegittimazione della polizia penitenziaria», continua Pilagatti e conclude: «Nessuno provi a scaricare le colpe sugli agenti.

Se qualcuno lo farà, andremo sulle barricate». (ANSA).

© RIPRODUZIONE RISERVATA