Coppia minacciata con un bastone e rapinata da malvivente con passamontagna. Secondo caso in dieci giorni

Il racconto della ragazza: gli abbiamo consegnato i pochi spiccioli, ma poi ha colpito il mio ragazzo alla testa procurandogli delle lesioni

Coppia minacciata con un bastone e rapinata da malvivente con passamontagna. Secondo caso in dieci giorni
di Nicola MICCIONE
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Venerdì 19 Maggio 2023, 07:43 - Ultimo aggiornamento: 21:39

Mezzanotte di violenza e paura a Terlizzi. I carabinieri sono intervenuti ieri nel piazzale che sorge in viale del Lilium dopo una chiamata al 112 che segnalava una coppia rapinata mentre era ferma in auto da un malvivente con il volto coperto da un passamontagna, forse lo stesso già entrato in azione la scorsa settimana. 

Cosa è successo


I due malcapitati, 24 anni lui, 25 anni lei, avevano parcheggiato l’auto, una Peugeot 207, nell’area dove viene allestito il luna park in occasione della Festa Maggiore, nelle vicinanze del cavalcavia, una delle mete preferite dalla giovani coppie in cerca di intimità.

Si erano appartati anche loro, ma non si aspettavano che a rompere il momento magico sarebbe arrivato il terzo incomodo, sbucato all’improvviso, con il volto coperto (un elemento, quest’ultimo, apparso anche in precedenza), nella completa oscurità della sera. 

Il racconto


«Io e il mio ragazzo eravamo tranquilli sui sedili posteriori della mia auto quando abbiamo sentito aprire la portiera», ha raccontato la ragazza attraverso una storia pubblicata sul suo profilo Instagram, denunciando l’accaduto. L’uomo si è accostato all’auto per depredare i due occupanti, lì per cercare una serata di intimità, come tanti altri, ma finiti dritti dritti in un incubo in balia di un rapinatore solitario armato di «una mazza e chissà cos’altro», secondo la versione della ragazza. 


I due giovani, impauriti, hanno consegnato pochi spiccioli, «ma nonostante ciò - ha scritto ancora - l’uomo ha continuato a minacciarci e poi ha aggredito e picchiato il mio ragazzo con la mazza causandogli delle lesioni sulla testa, una frattura al dito e un trauma cranico fortunatamente non commotivo», medicato dal personale del 118 presso il pronto soccorso dell’ospedale don Tonino Bello di Molfetta. 

L'appello via social


Infine, l’appello social: «A parte il terrore che abbiamo provato in quei momenti - ha concluso - ciò che conta è che adesso stiamo bene. State tutti ben attenti e non fermatevi in quella zona». Si tratta, infatti, del secondo episodio analogo in soli dieci giorni e tra i ragazzi e le ragazze di Terlizzi, magari in cerca di un minimo di intimità, inizia ad esserci paura. Nella stessa situazione, l’8 maggio scorso, è finita anche un’altra coppia di 20enni, entrambi del posto. Il bandito, sbucato dalle tenebre, avrebbe aperto all’improvviso lo sportello dell’auto e minacciato i due con «un coltello di piccole dimensioni oppure un taglierino», secondo la versione delle vittime, ferendo lievemente il ragazzo e costringendo la ragazza a consegnare la propria borsa.


In entrambi gli episodi, le ricostruzioni, che hanno molte analogie, parlano di un uomo a volto coperto, di coltelli e di bastoni. Non solo le armi impiegate, ma anche la rappresentazione delle fattezze e persino la zona scelta per l’azione, hanno molte somiglianze. Infine, in entrambi i casi, la fuga a piedi, sino a dileguarsi nelle campagne. 
La sensazione dei militari al comando del tenente Carmine Guerriero, è con ogni probabilità che si tratti dello stesso individuo, che potrebbe aver studiato la zona, scegliendo le vittime. E agendo sempre a cavallo della mezzanotte.

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