Tecnologia e offerte di lavoro, Bari nella top ten italiana: «Le aziende cercano qui»

La città cresce in termini di chance e supera persino le province venete

Tecnologia e offerte di lavoro, Bari nella top ten italiana: «Le aziende cercano qui»
Tecnologia e offerte di lavoro, Bari nella top ten italiana: «Le aziende cercano qui»
di Elga MONTANI
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Giovedì 11 Maggio 2023, 05:00

Bari si posiziona tra le dieci città più tecnologiche d’Italia, insieme a Padova, Torino, Roma, Milano, Napoli, Bologna, Udine, Verona e Catania. È quanto emerge dalla terza edizione di Tech Cities, lo studio promosso da Experis, brand di ManpowerGroup e provider It di soluzioni applicative, consulenza, resourcing e formazione. L’osservatorio analizza le diverse città prendendo in considerazione i profili tecnologici più richiesti per stilare poi un report dettagliato.

E dai dati emerge che nelle dieci città citate, di cui fa parte anche Bari, si concentra l’81% delle offerte di lavoro del settore dell’information technology.

E soprattutto i professionisti del settore a Bari sono anche ben remunerati, se si considera che il reddito annuo lordo medio per un profilo di middle seniority come Chief Technology Officer (Cto) si aggira intorno ai 65mila euro e per tutte le diverse specializzazioni si parla di una media pari a 40.500 euro annui lordi. Inoltre, Bari continua a crescere in termini di numero di ricerche: è qui che si concentrano il 4% delle ricerche nazionali, superando non solo le province venete, ferme al 3%, ma anche quelle friulane (1%) e siciliane (2%), un passo dietro solo a Napoli (5%).

Le figure ricercate

Tre sono le figure più ricercate a Bari: Data Scientist Architect (professionista dei dati che sulla base di questi elabora modelli di business competitivi), Java Developer (colui che sviluppa software e applicazioni utilizzando il linguaggio di programmazione Java) e Full Stack Developer (un profilo difficile da reperire, per il quale la domanda supera l’offerta). Quest’ultimo profilo risulta quello maggiormente considerato a Bari, città dove si concentra il 5% delle offerte di lavoro nazionali di tale professionalità. Ma sono tanti i profili che le aziende ricercano e vanno dall’embedded system engineer, che progetta, sviluppa e valida soluzioni software e hardware per architetture embedded all’infrastructure manager, ovvero il responsabile dei sistemi e delle infrastrutture informatiche fino al citato Cto che ha tra i compiti quello di proporre le migliori soluzioni tecnologiche e i servizi da adottare per potenziare la competitività aziendale.

«I talenti tecnologici hanno ormai un ruolo rilevante all’interno di qualsiasi business e settore - afferma Josè Manuel Mas, direttore di Experis Italia - si tratta di figure essenziali e che continueranno a esserlo anche in futuro. Gli stessi talenti evolvono: emergono nuove professionalità, quelle tradizionali si trasformano e la commistione tra management aziendale e strategia digitale è sempre più stretta». «Dopo l’esperienza pandemica, la maggior parte dei lavoratori ha cambiato le proprie percezioni e aspettative rispetto a questioni come l’equilibrio tra vita e lavoro, la flessibilità e l’autonomia nella gestione di tempi e spazi – prosegue -. È questa una grande opportunità sul cammino verso l’innovazione per tutte quelle aziende che sapranno cogliere queste nuove esigenze e aumentare così le possibilità di reperire talenti».

«In questo scenario – conclude il direttore di Experis Italia - le soft skills assumono un ruolo centrale per guidare l’innovazione. Sarà proprio la combinazione di nuove tecnologie e intelletto umano a permetterci di superare le sfide del futuro». Il futuro sembra proprio appartenere ai talenti del settore tecnologico, che possono contare sul fatto di essere molto ricercati, di poter avere uno stipendio superiore alla media, e anche la possibilità di contrattare condizioni di lavoro flessibili, optando ad esempio per lo smart working. D’altronde, le aziende che offrono tali opportunità sono al momento quelle che hanno un tasso di attrattività maggiore per le figure specializzate che ricercano, garantendosi la possibilità di andare oltre i confini della propria città e della propria regione. A livello nazionale, i dati dicono che le aziende del settore hanno bisogno di una grande quantità di personale, considerando che le aziende It italiane prevedono una prospettiva occupazionale netta del 25%. Ma moltissime di loro, oltre i due terzi (il 72%) ha grosse difficoltà a trovare le competenze necessarie.

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