Bari, ok dal Governo: niente tasse per i tavolini fino a marzo. La Movida: "Serve di più"

Bari, ok dal Governo: niente tasse per i tavolini fino a marzo. La Movida: "Serve di più"
di Elga MONTANI
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Mercoledì 22 Dicembre 2021, 06:00

Il Governo sembra aver deciso per una proroga dell’esenzione dell’ex Tosap-Cosap fino a marzo del 2022. Ma accontentando a metà gli ambulanti e le attività commerciali, che avrebbero voluto una proroga almeno fino a giugno per avere un minimo di ristoro soprattutto in questo momento, in cui la pandemia sembra voler tornare prepotentemente.

Senza considerare il fatto che il Governo sembra stia pensando a delle misure più rigide che potrebbero di nuovo coinvolgere bar e ristoranti, e non solo. L’esenzione di quella che molti ormai chiamano “tassa dei tavolini” per soli tre mesi non aiuta un settore gravemente colpito dalla crisi Covid come quello di ristoranti, bar e imprese di somministrazione. «Rispetto allo scenario che si sta prospettando in queste ore – dichiara Antonello Magistà, presidente di Fiepet Confesercenti Bari – è sicuramente una misura che va bene, anche se non è questo che può aiutare a limitare i danni che avremo nelle imminenti vacanze. Negli ultimi tre giorni abbiamo avuto una serie di disdette, a causa anche della comunicazione che si sta facendo. Di questa situazione stanno pagando di nuovo le conseguenze le attività che più di ogni altro hanno rispettato le regole, facendo tutto quello che ci è stato chiesto di fare fin dall’inizio. C’è un po’ di rabbia da parte degli operatori, molti colleghi lamentano disdette di prenotazioni serie. Il disagio è tanto, se vogliamo dare un’eccezione positiva a questa misura possiamo dargliela, ma rispetto al danno che stiamo avendo non è nulla».
«Questa proroga fino a marzo è meno di un contentino – aggiunge Magistà – se pensano di aver fatto chissà cosa è perché non hanno la cognizione reale della situazione, e di quello che le nostre attività rischiano di perdere nei prossimi mesi se non si aggiusta il tiro». «Per primi abbiamo fatto gli ingressi contingentati, la distanza tra i tavoli, abbiamo rinunciato a buona parte dei fatturati per rispettare le regole – conclude il presidente Fiepet - In queste ore si parla anche di una possibile chiusura delle nostre attività a partire dalle 18, dal 27 dicembre fino alla Befana. E questa sarebbe la ciliegina sulla torta». E non solo bar e ristoranti ritengono questa misura non adeguata alla situazione. Anche gli ambulanti non sono “felici” per questa decisione. Il settore è anch’esso stato colpito molto dalla crisi dovuta al Coronavirus, con mesi in cui gli ambulanti non hanno potuto svolgere il loro lavoro. «Questa esenzione era un intervento atteso dalla categoria degli ambulanti, una delle più colpite dalla crisi pandemica e dalle sue conseguenze – commenta Savino Montaruli, presidente CasAmbulanti Italia - In realtà avevamo richiesto l’esenzione del Canone Unico Patrimoniale (ex Tosap-Cosap) per l’intero anno 2022 o, perlomeno per il primo semestre, quindi non siamo del tutto soddisfatti del risultato». Questa prima decisione del Governo è quindi relativamente positiva, ma l’obiettivo ora è prorogare ulteriormente l’esenzione. «Con il Presidente nazionale Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, lavoreremo perché l’esenzione venga estesa a tutto il 2022», ha concluso Montaruli. Decaro che, in una nota diramata da Anci, ha sottolineato come anche i sindaci non siano completamente soddisfatti di questa decisione: «In questo momento di incertezza e in cui sembra tornare la paura di nuove restrizioni per le attività economiche, la nuova esenzione per i primi 3 mesi del 2022 della tassa di occupazione per il posizionamento di tavoli e banchi di attività ambulanti è un segnale positivo nei confronti del lavoro di tanti operatori economici.
L’Anci, che da subito si è schierata a favore della misura, già dalla prima fase di riapertura dopo il lockdown, aveva chiesto al Governo l’esenzione anche per il 2022». «Apprezziamo questa prima apertura da parte del Governo – ha aggiunto Decaro - e auspichiamo si possano trovare le risorse per la copertura dell’anno prossimo. In questo momento vanno crediamo sia giusto dare segnali di fiducia alle attività economiche per evitare nuovi blocchi o chiusure».
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