Tassa di soggiorno anche a Locorotondo: così più servizi e parcheggi. La proposta arriva in Consiglio

Tassa di soggiorno anche a Locorotondo: così più servizi e parcheggi. La proposta arriva in Consiglio
di Alfonso SPAGNULO
3 Minuti di Lettura
Venerdì 3 Febbraio 2023, 07:48

Il gruppo Innova Locorotondo, formato dai consiglieri Marianna Cardone, Giovanni Oliva, Lucia Calella e Grazia Ruggiero, presenterà per il prossimo Consiglio comunale una mozione per istituire la tassa di soggiorno nel Comune di Locorotondo. La tassa di soggiorno è presente in quasi tutti i contesti turistici della Regione Puglia e d’Italia e consente di effettuare investimenti strategici per il turismo attraverso introiti che provengono completamente da chi pernotta nelle nostre strutture ricettive. 

La proposta


«È quindi una tassa che non grava né sui cittadini di Locorotondo né sulle attività economiche presenti sul nostro territorio – spiega il gruppo politico -, in quanto sostenuta interamente dal turista. Quest’ultimo, cittadino del mondo, è abituato da parte sua a pagare questa tassa nelle maggiori località turistiche. È un’importante risorsa per il futuro del paese. Gli introiti che arriveranno dall’incasso della tassa di soggiorno serviranno per risolvere gli annosi problemi di Locorotondo e che ci riguardano da più di qualche anno: parcheggi, polizia locale, servizi igienici». 
La richiesta del gruppo Innova Locorotondo parte dalla recente acquisizione del titolo di “paese turistico” da parte del Comune di Locorotondo, secondo quanto previsto dalla legislazione della Regione Puglia, e prevede non solo l’istituzione della tassa di soggiorno, ma anche e soprattutto l’individuazione degli interventi di infrastrutturazione turistica negli ambiti dei parcheggi e del potenziamento dei servizi igienici pubblici da finanziare grazie agli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno. 


Nel corso del prossimo Consiglio comunale il gruppo Innova Locorotondo porterà l’argomento all’attenzione dell’assise perché venga finalmente istituita la tassa di soggiorno e si inizi seriamente ad infrastrutturare il paese per l’accoglienza turistica.

L’istituzione della tassa di soggiorno a Locorotondo era già comunque nel programma dell’attuale amministrazione Bufano. A dire il vero se ne parla da anni ma non c’è stata mai la ferma volontà di istituirla fino a qualche mese fa quando l’assessore al turismo Ermelinda Prete, insieme al sindaco Antonio Bufano e al suo vice Vito Speciale, non ha deciso di incanalare il discorso definitivo a che la tassa diventi realtà. Già la prossima settimana ci sarà un incontro con gli operatori turistici per condividere le intenzioni. 

La preoccupazione che il turismo possa calare


La paura di chi lavora in questo settore è quella che l’eventuale applicazione dell’imposta di soggiorno faccia diminuire il turismo ricettivo. La prima cosa che viene in mente a chi si pone tale questione è che la principale ripercussione dell’applicazione dell’imposta di soggiorno sia un lieve ma generalizzato aumento dei prezzi, con la relativa conseguenza di una leggera diminuzione del turismo. D’altro canto, andando avanti con il ragionamento, è anche vero che tutto il denaro incassato tramite quest’imposta dev’essere interamente utilizzato nel settore del turismo, e come tutti sanno, è di fondamentale importanza investire in maniera consistente ed adeguata per battere la concorrenza con gli altri Paesi. L’imposta, il cui scopo è proprio quello di riscuotere il capitale necessario per gli investimenti atti a incrementare il turismo, crea un flusso che porta denaro alle casse comunali non impattando sulla tassazione dei residenti, ma ottenendo il denaro direttamente dai turisti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA - SEPA

© RIPRODUZIONE RISERVATA