“Strani riti” all’evento di Natale. E i bambini scappano in lacrime

“Strani riti” all’evento di Natale. E i bambini scappano in lacrime
di Vito TROILO
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Venerdì 23 Dicembre 2022, 21:23

Un delicato intreccio tra libertà d’espressione artistica, legittimo desiderio di tutelare i minori da parte di scuola e famiglie, opportunità per l’amministrazione di porre il “cappello” su contenuti spigolosi e ricerca della contrapposizione politica. Come un semplice spettacolo possa generare una cascata di reazioni indignate, commenti sopra le righe e polemiche lo si è compreso a seguito della messa in scena, mercoledì, de “La cattedrale vivente”, di e con Roberto Corradino, negli spazi della cooperativa agricola Terra Maiorum a Corato. L’evento promosso da Verso sud è stato incluso nel programma di eventi natalizi del Comune, che ha patrocinato l’iniziativa insieme alla Regione Puglia, e realizzato in collaborazione con il liceo artistico “Federico II Stupor Mundi” e la scuola primaria “Fornelli”. 

La performance


La performance, incentrata sui temi «della nascita, della rigenerazione, del dar vita», ha suscitato le vibranti proteste dei genitori degli alunni, che sarebbero rimasti turbati da quanto visto e sentito: non pochi bambini sono scoppiati in lacrime, spaventati, al punto da andarsene.

I social, ovviamente, si sono scatenati con commenti rivolti alla netta differenza tra aspettative e realtà: l’indice è puntato nei confronti di alcuni “strani riti” evocati nello spettacolo. Il dirigente scolastico Rosella Lotito e gli insegnanti delle classi del “Fornelli” coinvolte (tutte di quarta elementare) si sono dissociati dall’accaduto, puntualizzando: «Quanto concordato preventivamente dall’artista con i docenti referenti ha assunto connotazioni non facilmente comprensibili dai bambini. Non avevamo contezza dell’intero programma della serata, essendo stati coinvolti solo nel canto corale. I contenuti presentati da Verso Sud sono frutto dell’iniziativa personale dell’artista e comunque in totale disaccordo con i principi pedagogici e didattico-educativi che perseguiamo».

Le scuse dell'attore

L’attore Roberto Corradino e l’associazione hanno rivolto scuse pubbliche: «Le parole utilizzate sono state poco chiare, le aspettative deluse e disattese. Siamo prontissimi al dialogo con la scuola e i genitori in un momento di confronto». L’oggetto delle critiche più feroci è il riferimento al termine “rito”: «Se il senso del rito si è prestato a cattive interpretazioni facciamo ammenda. Un oggetto in scena non chiaramente visibile - la spada di Michele Arcangelo - o l’incenso che ha aperto il rito – non possono dare adito a intenti di parodia o peggio di svalutazione dei sentimenti religiosi e pedagogici».

Lo scambio di accuse


Il resto lo ha fatto la politica: Mario Matteo Malcangi, coordinatore di “Sud al centro”, ha richiamato l’amministrazione ad assumersi le responsabilità morali dell’episodio: «Era uno degli spettacoli previsti dal cartellone degli eventi natalizi e invece è finita con bambini che piangevano e genitori infuriati. Non abbiamo motivo di pensare che chi ha consentito che venisse apposto il logo del Comune di Corato su quella iniziativa non ne conoscesse il contenuto». Sotto accusa il vicesindaco Marcone, che detiene la delega alla cultura, invitato a dimettersi. Mentre il diretto interessato ha ribadito di non aver assistito all’evento e di non poter esprimere giudizi, precisando che «la valutazione in capo a noi amministratori sta nella totalità del progetto e non nel dettaglio. Il lavoro, nel suo complesso, è di valore per la comunità». Sul vicesindaco ha fatto quadrato il gruppo di maggioranza Cap: «L’attacco a Marcone è un’azione che si squalifica da sola. L’assessore, con dedizione, passione e competenza, sta aprendo Corato a scenari inediti. Le strumentalizzazioni di basso respiro non aiutano la città a crescere».

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