Stand e ospedali gonfiabili e meno consumo del suolo: i progetti della start-up

Stand e ospedali gonfiabili e meno consumo del suolo: i progetti della start-up
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Martedì 21 Giugno 2022, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 08:25

In una regione come la Puglia, dove il consumo del suolo è superiore a quello nazionale (7,15% Italia, 8,15%), avere a disposizione alternative alla classica costruzione di mattoni, cemento e ferro, può rappresentare una buona soluzione. Un'azienda piccola e giovane con sede a Triggiano, la Eneri, nata come start up innovativa sta crescendo e si sta affermando come leader nel settore delle costruzioni pneumatiche, tanto da attirare le attenzioni anche della Casa Bianca. Semplice: aria al posto del mattone. «In realtà mi occupavo già di gonfiabili pubblicitari afferma Roberto Passaquindici, amministratore di Eneri - ma mi sono reso conto che c'era possibilità di innovare il settore. La pneumatica risale agli anni Cinquanta, poi sono usciti materiali nuovi, nuovi progetti. Cinque brevetti 7 modelli depositati, abbiamo iniziato nel 2017, team di 7 persone, ma in mezzo c'è stato il Covid».

L'azienda

Un'azienda piccola e giovane che ha dedicato quindi i primi anni a ricerca e sviluppo.

E sono nate così le coperture per eventi, per impianti sportivi, piscine, dehors, ma anche garage per auto o camper, rimessaggi per barche, schermi gonfiabili, strutture per l'outdoor, glamping, accoglienza. Poi moduli abitativi per accoglienza emergenza. «Si tratta di un'innovazione notevole, rispetto alle tende da campeggio poco confortevoli. Per portare i container classici riprende Passaquindici - deve esserci una viabilità adeguata, poi si devono costruire piattaforme in cemento, impianti. Invece con questi moduli c'è comfort e velocità dell'intervento. Sono molto isolanti, la membrana è ad alta pressione, quando si gonfia è più dura del legno e si monta in 10 minuti, inoltre parte degli arredi, letti, tavoli, basi di appoggio sono già integrati nella struttura stessa. Siamo stati contattati anche quando si iniziò a parlare di ospedale Covid in Fiera, c'è chi voleva i nostri moduli».

Poi però le cose sono andate diversamente. Ma gli usi che si possono fare delle costruzioni pneumatiche sono diversi. «Stamani ho parlato con il più grande costruttore di camper, e faremo un progetto di ricerca e sviluppo per uno slide off, un modulo che viene fuori dal furgone e si gonfia per dare un ambiente aggiuntivo al camper». Una produzione che sta andando forte sono le bubble hotel, diversamente da glamping (campeggio con tende di lusso) il bubble hotel ha in più la possibilità di stare al chiuso in ambiente climatizzato ma è come se si stesse all'aperto. «Ne abbiamo fatto uno a Ischia a picco sul mare. Forniamo al bubble hotel un tablet per scoprire le costellazioni e un telescopio, con un cielo senza inquinamento luminoso la cosa è sconvolgente. In Puglia ancora non ci sono ma la vorrei aprire direttamente. Stiamo lavorando a un bubble hotel con 10 bubble».

Varie tipologie

Ci sono varie tipologie di gonfiabili. Ad aria continua, anche in presenza di un foro, la struttura non si sgonfia perché c'è un motore che continua a gonfiare, se ad aria trattenuta, con un pvc minimo da 0,9 millimetri è assolutamente difficile da bucare. Inoltre su strutture grandi c'è un sistema di rabbocco automatico che, in caso di foratura, si attiva e comincia a pompare aria fino alla riparazione e infine ci sono le toppe trasparenti saldanti. «Le strutture grandi sono concepite per non collassare mai puntualizza Passaquindici - si potrebbe anche tagliare un arco, la struttura resta in piedi con le altre camere d'aria». In sintesi i vantaggi di una costruzione pneumatica sono: facilità di installazione, duttilità costruttiva, resistenza, non sono soggette a procedimenti autorizzativi o titoli abilitativi, sono illuminabili, riscaldabili, facile montaggio. Passaquindici ricorda non senza amarezza quando venne contattato da un responsabile per gli approvvigionamenti del governo Trump. In un mese e mezzo avrebbe dovuto realizzare un particolare dispositivo di protezione che sarebbe servito alla polizia. Nell'ordine di prova si chiedevano 2 milioni di pezzi a 60 dollari l'uno. «Pensai siamo diventati ricchi. Rientrai a casa convinto che con un ordine di quella portata, un finanziamento l'avrei trovato, cosa che però non avvenne».

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