Stadio San Nicola di Bari, traffico e viabilità in tilt durante i grandi eventi

L'ultimo banco di prova per l'arrivo al San Nicola è stata la partita col Genoa col record dei 50mila

Stadio San Nicola di Bari, traffico e viabilità in tilt durante i grandi eventi
di Elga MONTANI
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Martedì 3 Gennaio 2023, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 08:04

L'ultimo grande evento allo stadio San Nicola di Bari, la partita tra Bari e Genova disputatasi lo scorso 26 dicembre, ha riacceso i fari sulla problematica viabilità a ridosso della struttura. Ogni volta che un grande evento ha come location lo stadio, gli strascichi sono sempre gli stessi. Molti cittadini, pur seguendo le indicazioni e partendo per tempo, si ritrovano imbottigliati sulla via per lo stadio per ore, non riescono a trovare parcheggio, e al termine dell'evento passano altre due o tre ore in auto per rientrare a casa.

I circa 50mila spettatori della partita hanno creato caos, come accaduto per i 50mila che assistettero al concerto di Vasco Rossi in estate o a quello di Ultimo.

Le lamentele

«Organizzazione per i parcheggi e la viabilità pari a zero - ha scritto al sindaco Decaro un cittadino - sono entrato 20 minuti dopo l'inizio, lasciando la macchina sul bordo della tangenziale, insieme ad altre decine di auto e mi sono mosso alle 18 dal centro di Bari.

Un'esperienza allucinante, da non ripetere. Era la prima partita per il mio bambino e non so dopo se dopo questa esperienza avrà voglia di tornarci».

«Come ogni santa volta che riempiamo il San Nicola - fa eco un altro cittadino, sempre rivolto al primo cittadino Decaro -, credo sia doveroso mettere mano a un piano sicurezza per il deflusso dallo stadio. Occorre creare uscite ulteriori, corsie di emergenza, presidiate. Nei parcheggi della ovest un signore si è sentito male, e nessun santo lo avrebbe salvato, solo un elicottero poteva arrivare sul posto. Per fortuna si è trattato solo di un calo di pressione e non di un infarto. Bisogna pensare anche a dei presidi nei piazzali, in quanto le persone si riversano in una cloaca di auto da cui uscirne vivi, e per tempo, è un miracolo». E c'è anche chi chiede, per ovviare ai problemi di viabilità, di poter raggiungere «lo stadio con bici o a piedi senza rischiare la vita». «È semplicemente da terzo mondo che in queste occasioni macchine cariche di famiglie siano rimaste imbottigliate per un'ora e mezza, procedendo al ritmo di 100 metri ogni 15 minuti - rimarca un altro cittadino -. È da anni che evidenziamo questo problema, ma da settembre, periodo in cui la frequenza di spettatori è aumentata, il problema è stato urlato drammaticamente in ogni post-partita. Ma nulla è cambiato. Anzi, il problema è aumentato».

La problematica

La problematica di fatto è nota da tempo, e sembra non bastare quanto messo in atto dall'amministrazione comunale, che per i grandi eventi prevede un trasporto con bus navetta dedicato e le aree di sosta gestite da Amtab, oltre che la gestione del traffico e della viabilità a carico della polizia locale di Bari, guidata dal comandante Palumbo. In occasione del concerto di Vasco Rossi, lo stesso comandante Palumbo aveva rimarcato come si fosse fatto tutto il possibile per gestire al meglio l'evento e che grazie proprio al lavoro della polizia locale non si erano verificati incidenti. All'epoca il deflusso delle auto era terminato alle 2.30 dal parcheggio Sud, quello più ampio, dopo due ore e mezza circa dal termine dello spettacolo. Tempi forse lunghi, ma che rispecchiano forse una predisposizione viaria non ottimale. Per il concerto di Ultimo si era provveduto con una ordinanza a modificare la viabilità temporaneamente per garantire un deflusso migliore, i disagi comunque si erano verificati lo stesso.

Interrogato in tal senso, l'assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Galasso, sottolinea che la problematica è legata alla gestione della viabilità in carico alla polizia locale. E in merito alla possibilità di modificare la viabilità o lavorare per progetti che portino a rivedere l'accesso allo stadio, spiega: «La questione è legata all'aspetto gestionale di cui si occupa la polizia locale. Se ci potranno essere soluzioni strutturali dovremo valutarle considerando costi, fattibilità e tempi. Non si tratta comunque di interventi che possono essere realizzati per il campionato in corso». E c'è chi chiede maggiori navette, in quanto una ogni mezz'ora in determinate occasioni non sarebbe sufficiente.

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