Spararono al presunto componente di un clan rivale: 4 fermi e un arresto a Bari

Spararono al presunto componente di un clan rivale: 4 fermi e un arresto a Bari
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Lunedì 19 Settembre 2022, 13:38 - Ultimo aggiornamento: 17:25

Avrebbero aggredito un 35enne, presunto esponente del clan Strisciuglio di Bari attirandolo nel sottoscala di un bar e poi colpendolo al volto, anche mediante un tirapugni. Infine gli avrebbero sparato a bruciapelo alla gamba destra, con una pistola detenuta illegalmente. L'uomo rimase ferito in modo grave, con prognosi superiore a 40 giorni. È accaduto, in un orario in cui il locale era aperto al pubblico,  lo scorso 22 agosto nel quartiere San Paolo.

Nei giorni scorsi, i carabinieri del Comando Provinciale di Bari, con il supporto di personale del 6° Nucleo elicotteri e del Nucleo cinofili di Modugno, hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Bari - Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di due persone e un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale per i minorenni di Bari, su richiesta della relativa Procura, nei confronti di un 17enne.

Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in lesioni personali gravi, favoreggiamento, porto e detenzione di arma comune da sparo, con l'aggravante del metodo mafioso.

Tutti componenti dello stesso nucleo familiare

Questa mattina, i militari, a seguito di altri controlli e pedinamenti, hanno rintracciato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto, altre due persone finora irreperibili. I cinque indagati sono componenti di uno stesso nucleo familiare: due fratelli di 27 e 20 anni, la sorella 35enne, la madre 55enne e un 17enne. Secondo quanto accertato l'aggressione avrebbe rappresentato la risposta alle aggressioni del gruppo criminale rivale. Il 35enne aggredito è ritenuto esponente di rilievo del clan Strisciuglio. Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo e coordinate dalla Dda e dalla Procura per i minorenni, si sono sviluppate per lo più mediante servizi di osservazione e pedinamento e per mezzo di attività tecniche e dell'analisi delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza della zona. Sono stati così raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico dei cinque indagati ed è stato individuato il presunto movente.

Sequestrato il bar

Gli indagati, infatti, nell'ambito di diversi scontri a fuoco tra fazioni criminali tra loro contrapposte, determinatesi probabilmente per la gestione degli affari illeciti nel quartiere San Paolo, avrebbero attirato il 35enne, in un bar e lo avrebbero ferito gravemente, cercando inoltre di eludere le indagini provvedendo a lavare il pavimento e a cancellare le tracce dell'agguato. Il quadro indiziario raccolto dai carabinieri è stato condiviso dalla Dda, che ha emesso il provvedimento di fermo nei confronti delle quattro persone maggiorenni, nonché dalla Procura per i minorenni, che ha avanzato una richiesta di emissione di misura cautelare nei confronti del minore, accolta dal Gip del relativo Tribunale, che ne ha disposto il collocamento in comunità. Il bar, luogo dell'agguato, è stato sequestrato. Durante le fasi dell'esecuzione delle misure è stata trovata, nella disponibilità del minorenne, una pistola calibro 9 con matricola abrasa.  All'esecuzione della misura cautelare seguirà l'interrogatorio di garanzia. 

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