Il sottosegretario Sisto in visita al carcere di Bari: «Obiettivo rieducare»

Il sottosegretario Sisto in visita al carcere di Bari: «Obiettivo rieducare»
Il sottosegretario Sisto in visita al carcere di Bari: ​«Obiettivo rieducare»
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Sabato 13 Novembre 2021, 14:21 - Ultimo aggiornamento: 14:41

Un «ridotto sovraffollamento», con 401 presenze a fronte di una capienza di 288, «umanità e grande sintonia tra polizia penitenziaria e dirigenti, si fa quello che si può in una struttura aperta nel 1922», ma «la sanità certamente non va».

Sono le parole del sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto: da Bari è partito il giro per monitorare lo stato delle carceri italiane. A Bari, ha aggiunto, ci sono sei medici su 14, macchinari abbastanza obsoleti, un centro clinico che dovrebbe essere aperto a San Paolo di cui non si sa assolutamente nulla e non c'è un servizio di assistenza psicologica per la polizia penitenziaria. Sapete che ci sono numerosi agenti che si sono tolti la vita in Italia, quindi ritengo che questo debba essere un percorso obbligato».

«Non sono visite di cortesia - spiega Sisto - ma servono a capire la situazione dell'edilizia carceraria, quella del personale che lavora all'interno delle carceri, polizia penitenziaria e non, e il trattamento dei detenuti, ai quali deve essere garantito un percorso di rieducazione.

Il carcere, nel processo penale della ministra Cartabia, non è l'unica alternativa la libertà e questo la dice lunga sul ritorno della parola rieducazione». 

Un concorso di idee per il Parco della Giustizia

«C'è una novità di rilievo: l'Agenzia del Demanio, per poter mantenere il 2024 come data di completamento del primo lotto del Parco della Giustizia, ha chiesto di realizzare il concorso di idee e non l'appalto integrato, che ci avrebbe fatto risparmiare certamente una fase. Ben venga, se questo serve a dare alla nostra città entro il 2024 il primo lotto del Parco della Giustizia. Il ministero ovviamente ha acconsentito a questa richiesta, con l'assunzione di responsabilità del Demanio di mantenere i tempi».

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