Sos scuole, manca il personale a Bari. A rischio l’avvio in molti istituti

Sos scuole, manca il personale a Bari. A rischio l’avvio in molti istituti
di Samantha DELL'EDERA
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Mercoledì 7 Settembre 2022, 07:15

Ancora nessuna certezza sull’avvio delle mense e dei trasporti per le scuole dell’infanzia e primarie della città di Bari. Oggi si terrà una riunione tra il Comune e i presidi per capire come organizzare i servizi, in vista dell’inizio del nuovo anno. L’amministrazione non ha ancora un quadro preciso della situazione perché le scuole sono in profondo affanno. A mancare non sono solo alcuni docenti ma soprattutto i collaboratori. A Bari e provincia sono state 6.018 le assegnazioni per il personale Ata di cui 3.739 di collaboratori scolastici. Numeri davvero molto bassi rispetto alle reali esigenze delle scuole. Come spiega Roberto Calienno, segretario generale Cisl Scuola Puglia: «In alcuni casi i posti non sono neppure sufficienti a garantire la sorveglianza – spiega Calienno - e quindi ancor di più le eventuali operazioni straordinarie di sanificazione previste dai protocolli del ministero. Le scuole sono davvero in difficoltà e non sanno come garantire i servizi essenziali. Sarebbe opportuno che il Ministero riconfermasse l’organico Covid e comunque servirebbero almeno 800 collaboratori scolastici in più in tutta la regione».

L'assessore all'istruzione a confronto con i presidi


Ne è consapevole l’amministrazione comunale che ha già raccolto le testimonianze di diversi dirigenti. Alcuni si trovano a “governare” plessi con all’interno più ordini di scuola ma con pochissimi collaboratori. La sicurezza negli orari di entrata e di uscita è davvero difficile da garantire. Senza considerare che, con gli scuolabus, un collaboratore ad esempio si deve allontanare per accompagnare i bambini ai pulmini, e questo porterebbe ad una ulteriore mancanza di sorveglianza.
«Domani (oggi ndr) incontreremo i presidi – spiega l’assessore all’Istruzione, Paola Romano – per capire quando partire con mense e trasporti. Purtroppo le scuole sono in profonda difficoltà e non hanno ancora organizzato neanche gli orari di uscita perché manca il personale. Soprattutto quegli istituti con più plessi”.
Tante le incognite: molti istituti ad esempio non possono partire con il prolungamento degli orari fino al pomeriggio proprio perché non c’è abbastanza personale. “E quindi anche gli scuolabus potranno essere attivati solo di mattina – ipotizza l’assessore – insomma questa situazione sta provocando ripercussioni su tutti i servizi per i quali noi invece siamo pronti a partire sin dal primo giorno”.

Il lavoro delle segreterie


Oggi qualcosa in più sarà definita, in queste ore le segreterie stanno cercando di fare incrociare gli orari di entrata e di uscita con la reale presenza di collaboratori assegnati a ciascun istituto. «Sulla base degli orari di apertura e chiusura – continua Romano – noi come Comune e insieme alle ditte che si occupano del trasporto possiamo elaborare il piano degli orari di andata e di rientro. Come ho già detto alle scuole a luglio, noi siamo pronti a partire dal primo giorno, ma credo che questo non sarà possibile per difficoltà organizzative degli istituti«. I presidi e i sindacati hanno lanciato già nei mesi scorsi l’allarme su quello che sarebbe potuto accadere a settembre, con il rientro a scuola.
«Abbiamo già presentato in tempi non sospetti questo problema in seno al Ministero – conclude Calienno – ma nessuno ci ha ascoltato.

Il Ministero è andato avanti per la sua strada, non garantendo organico in più se non quello previsto in deroga. Ma non abbastanza per garantire i servizi essenziali nelle scuole, dalla sorveglianza all’accompagnamento dei più piccoli in bagno per le scuole dell’infanzia fino alle operazioni di sanificazione previste dal protocollo del Ministero».

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