Sos rifiuti abbandonati: più turni per la raccolta in estate

Sos rifiuti abbandonati: più turni per la raccolta in estate
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Sabato 18 Giugno 2022, 08:09 - Ultimo aggiornamento: 11:21

L'Amiu si prepara a potenziare la racconta dei rifiuti in vista dell'avvio della stagione estiva. Oltre all'ordinario lavoro quotidiano, ad attendere gli operatori sarà un impegno che richiederà un grande sforzo per mantenere Bari pulita. Il piano della municipalizzata è quasi pronto e verrà annunciato a breve: dovrebbero essere previsti turni aggiuntivi di raccolta e pulizia nelle aree dove l'afflusso turistico aumenterà nelle prossime settimane, ad esempio Bari Vecchia e murattiano, ma non solo. I problemi che attanagliano il capoluogo tanti, quasi tutti imputabili al comportamento non sempre ineccepibile di alcuni cittadini.

I problemi

Il primo è senza dubbio l'abbandono sconsiderato dei rifiuti. Avviene nelle periferie, ma non solo. Nell'ultimo mese, ad esempio, qualcuno ha gettato i propri sacchetti dell'immondizia sul marciapiede nella centralissima via Piccinni, nell'isolato che intercorre tra via De Rossi e via Quintino Sella. C'è poi la pavimentazione di via Sparano, rinnovata da pochi anni eppure già piena di cicche schiacciate e crostificatesi sull'asfalto: sono lì perché chi le ha masticate ha preferito gettarle a terra piuttosto che negli appositi cestini.

Non è solo il centro cittadino a essere caratterizzato da questo tipo di problemi, però.

A Japigia, nel piazzale di via Papalia, una quantità ingente di sacchetti della spazzatura viene abbandonata sull'asfalto. Situazione che ha stufato i residenti della zona, ma anche il presidente del Municipio 1 Lorenzo Leonetti, che lo scorso 24 maggio, dal suo profilo Facebook, ha richiesto senza mezzi termini che gli fossero inviate «le foto di questi luridi all'opera», perché «sarà un piacere per me denunciarli». Il presidente ha denunciato pubblicamente la situazione. Sempre a Japigia, qualche settimana fa, in un terreno incolto in via Caduti Partigiani, alcune sterpaglie hanno preso fuoco, nelle immediate vicinanze della strada e di alcune abitazioni. A immortalare la scena, con una diretta sulla loro pagina Facebook, erano stati alcuni componenti del Comitato Cittadini di Japigia: «In mezzo alle abitazioni - recitava la didascalia del video - si sta consumando l'ennesimo rogo, anche in questo caso non era stato eseguito nessun diserbo dell'area». Poche ore dopo, sempre dalla stessa pagina, era arrivata un'altra denuncia rivolta alle istituzioni: «Cos'altro deve accadere affinché interveniate seriamente sul problema? Nella sola giornata odierna roghi à-gogo, che sicuramente impattano sulla nostra salute, oltre che sull'ambiente. Tutti film già visti, solite location che ogni anno vanno letteralmente in fumo, senza nessuna attività preventiva, altrimenti non saremmo in queste condizioni. Una sciagura».

La migrazione dei rifiuti

A interessare il capoluogo è però anche un'altra situazione molto particolare, il fenomeno della migrazione dei rifiuti. In pratica, i residenti dei comuni limitrofi che lavorano a Bari portano con sé i sacchetti della spazzatura che non possono conferire nelle loro città, in cui vige il sistema della raccolta porta a porta. C'è di più che anche alcuni baresi residenti nei quartieri in cui i rifiuti vengono ritirati con lo stesso metodo hanno iniziato a compiere abitualmente questo rituale.
Sarà dunque un'estate molto difficile per l'Amiu, chiamata anche a difendere l'immagine della città nelle settimane in cui sarà più alta la presenza di turisti. Dopo il boom di visite del ponte del 2 giugno, quando il sindaco Decaro evidenziò che il 99% delle strutture baresi su Booking.com fosse stata prenotata, numeri importanti sono attesi anche per luglio e agosto, dopo i due anni difficili vissuti dal comparto turistico a causa della pandemia.
 

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