Per cinque anni avrebbe abusato, quasi quotidianamente, di due adolescenti, da quando le vittime avevano 13 anni e fino ai 18, dal 2016 al 2021, «corrompendoli» per ogni prestazione sessuale con vestiti, cellulari, sigarette, qualche dose di marijuana e denaro dai 10 ai 50 euro. Sono alcuni dei particolari contenuti nell'ordinanza di arresto di un 62enne della provincia di Bari, accusato di violenza sessuale aggravata e continuata e prostituzione minorile. Le indagini della Polizia hanno documentato in soli 18 mesi quasi 1.500 contatti telefonici tra l'uomo e le due presunte vittime.
«Una vicenda dolorosa»
Una «vicenda dolorosa» la definisce la gip del Tribunale di Bari Valeria Isabella Valenzi, che ha disposto il carcere.
Lui - ha raccontato il ragazzo - lo andava a prendere da scuola o da casa per appartarsi in campagna, portandolo spesso con lui fuori regione, per aiutarlo nel lavoro stagionale nei campi di cardi selvatici. La gip parla di «subdola manipolazione perpetrata dall'indagato ai danni della vittima, facendo leva sulla fragilità emotiva» del ragazzo. La stessa mamma dell'adolescente, che conosceva il 62enne, credeva «che le sue attenzioni nei confronti dei figli fossero destinate a sopperire alla mancanza della figura paterna e a fornire un aiuto economico alla famiglia, insegnando ai ragazzi un mestiere».