Scuola e doppio turno: è ancora caos. Nuovo tavolo tecnico in settimana

Scuola e doppio turno: è ancora caos. Nuovo tavolo tecnico in settimana
di Riccardo RESTA
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Domenica 10 Ottobre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 10:43

A tre settimane dallo start ufficiale, per le scuole superiori di Bari e provincia ancora non c’è certezza. Per un’altra settimana, quella appena trascorsa, si è andati avanti con il doppio turno d’ingresso (alle 8 per il 75% degli studenti, alle 9:40 per il restante 25%), e si inizierà così anche la prossima.

L'incontro tra prefetto e aziende dei trasporti


Il weekend del 10 ottobre, infatti, doveva essere quello buono per decidere se tornare o meno al turno unico, considerato l’andamento sotto controllo della pandemia. Ma né venerdì né ieri si è tenuto l’incontro fra il prefetto Antonia Bellomo e le aziende di trasporto. Dall’ufficio territoriale di governo prendono tempo: probabilmente il nuovo vertice si terrà nella settimana che inizia domani, ma è ancora tutto da decidere. Sul tavolo c’è anche l’ipotesi di portare da 100 a 60 minuti l’intervallo fra i due orari d’ingresso; la questione è stata discussa da dirigenti scolastici e aziende del Tpl, che sembrerebbero poter a garantire gli ingressi alle 8 e alle 9 per andare incontro alle scuole. Ora la palla passa al prefetto, che dovrà deliberare su questa eventuale modifica allo status quo o decidere per il turno unico; oppure lasciare tutto com’è.

La rabbia degli studenti


E, intanto, continua a montare la rabbia dei diretti interessati. Giovedì mattina gli studenti del liceo artistico Pascali di Bari, con sede sul lungomare Vittorio Veneto, hanno occupato la palestra scoperta del loro istituto come forma di protesta contro gli ingressi differenziati che, sostengono, stanno sconvolgendo i ritmi delle famiglie e stanno sottraendo tempo a studio e attività extrascolastiche.
Anche il liceo classico Flacco è in agitazione: i genitori degli studenti del ginnasio (gli unici a entrare al secondo turno) hanno scritto alla dirigente scolastica, Rosaria Gioncada, lamentando la disparità di trattamento.
Una protesta sostenuta dai presidi.

Roberto Romito, presidente di Anp Puglia, in un duro comunicato è tornato a puntare il dito contro i doppi turni e l’inadeguatezza dei trasporti: «Da verifiche provenienti dal campo, il promesso potenziamento e l’auspicata flessibilità del servizio di trasporto pubblico locale sono rimasti praticamente solo sulla carta. Al danno del doppio turno, si unisce anche la beffa di ragazzi costretti ad affollare, alla faccia della sicurezza, i mezzi del primo turno, poiché in molti casi il mezzo che dovrebbe garantire il secondo turno semplicemente non c’è».

L'aumento dei bus


Qualcosa, però, sembra muoversi sul fronte dell’aumento dei bus. Le risorse regionali Cipe per l’acquisto di nuovi mezzi stanno per essere sbloccate e distribuite alle aziende di Tpl. A confermarlo è stata Anita Maurodinoia, assessore regionale ai Trasporti: si tratta di uno stanziamento da una settantina di milioni approvato nel gennaio 2020 dalla giunta regionale, su proposta dell’allora assessore Giannini, e rimasto in freezer per quasi due anni, quelli caratterizzati da pandemia e didattica a distanza. Un fatto su cui, però, i sindacati della scuola vogliono vederci chiaro, e chiedono a Regione e Prefettura di presenziare ai tavoli tecnici per vigilare sugli stanziamenti e assicurarsi che si faccia di tutto per tornare all’ingresso unico.
Dalla sua, Romito incalza: «Le scuole di Bari e provincia sono costrette a pesanti riduzioni della durata delle ore di lezione, nella grande maggioranza non recuperate o recuperabili. Rinnoviamo qui la nostra richiesta che si ritorni anche per Bari e provincia all’orario di ingresso unico».
Sul versante del contrasto alla pandemia nelle scuole, «Molto ci attendevamo dall’istituzione - già deliberata dalla Giunta Regionale - dei team di operatori scolastici sanitari che dovrebbe operare a tempo pieno nelle scuole con il compito di effettuare la sorveglianza sanitaria ed epidemiologica e gli screening necessari su studenti e personale per il monitoraggio tempestivo e sistematico dell’andamento dei contagi negli istituti. A oggi, i Toss ancora non si sono visti».

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