Scempio nel Murattiano: corso Vittorio Emanuele trasformato in pattumiera

Scempio nel Murattiano: corso Vittorio Emanuele trasformato in pattumiera
di Elga MONTANI
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Lunedì 22 Agosto 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:35

La città di Bari continua ad avere problemi con l’immondizia, soprattutto in centro. L’ultima denuncia arriva da un cittadino, volontario di Retake, via social, e immortala quelle che dovrebbero essere isole ecologiche stracolme di rifiuti in un sabato d’estate.

Immondizia sul corso

Siamo in corso Vittorio Emanuele e lo spettacolo che ci si trova di fronte non è assolutamente decente, né per i baresi, né per i tanti turisti. A finire sotto accusa sono i ristoranti presenti in zona, rei di conferire i rifiuti non nel modo giusto, e riempiendo oltre modo i bidoni presenti. Solo qualche mese, proprio per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti delle attività, il Comune di Bari, in collaborazione con Amiu, aveva presentato alcune novità, che non sembrano aver portato i risultati sperati. In quell’occasione, era stata attivata una modalità di raccolta del cartone indirizzata specificatamente alle attività commerciali. Le motivazioni dietro tale scelta erano legate al fatto che «il conferimento degli imballaggi di cartone nei contenitori della carta determina una perdita “di qualità” del materiale differenziato, che quindi non è più recuperabile come “raccolta selettiva”, e al tempo stesso favorisce forme di abbandono selvaggio dei cartoni lungo i marciapiedi o per strada». Il problema non sembra, però, essere solo legato ai cartoni.

La denuncia e le soluzioni

Come sottolinea Retake Bari, riprendendo la denuncia del suo volontario, si potrebbero mettere in campo diverse soluzioni alla problematica: «Molti esercenti sono stanchi a fine serata e lasciano fuori dalle campane centinaia di bottiglie che colano su marmi, marciapiedi, pista ciclabile, creando sporcizia e proliferazione di blatte.

Una proposta sarebbe imporre il vuoto a rendere o dare una chiave per l’apertura più larga della campana ai soli ristoratori. O multarli imponendo chiusure dei locali a chi non rispetta le regole». Molto spesso, nei mesi scorsi, sono state fatte multe, ma forse non basta. Tempo fa ricordiamo il sindaco e l’assessore a rovistare nei bustoni dei ristoranti, per “far pagare” chi aveva commesso l’illecito. «Crediamo – aggiungo da Retake - nella proposta della sanzione light: al primo controllo si fanno le pulci al barista, ristoratore, porchettaro chiunque egli sia. Alla seconda sanzione multa e chiusura del locale per due giorni». Per quanto riguarda il problema cartoni già citato, troppo spesso conferiti nel modo sbagliato, i volontari sottolineano quanto sia necessario fare multe, ma allo stesso tempo insistere sulla «pubblicità progresso per sensibilizzare la gente», ricordando tra le altre cose che «i cartoni sporchi delle pizze vanno nell’umido, quelli puliti possono andare nella carta». Sicuramente, è necessario un cambio di mentalità da parte di tutti, a partire dai ristoratori i quali devono essere aiutati «mediante analisi dei rifiuti prodotti e quantità. Se gli esercizi commerciali continuano a far male la differenziata non ci sarà speranza di vedere alcuna riduzione della tari».

Il piano rifiuti di febbraio

Nel piano rifiuti presentato a febbraio si parlava di «potenziamento della raccolta porta a porta per le utenze non domestiche nelle zone centrali della città e dei servizi di igiene urbana correlati a tali interventi». Un progetto che avrebbe dovuto essere realizzato «consegnando ai commercianti carrellati da 240 litri, dotati di Tag per l’abbinamento univoco all’utenza, da posizionare su suolo pubblico solo per lo svuotamento da parte degli addetti di Amiu». Il primo passo presente nel piano, relativo al cartone, è stato fatto, ora si attende il prossimo. Oppure ogni volta continueremo a trovarci davanti certi “spettacoli”.

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