«Sapone contaminato», troppo tardi: morta una neonata. Avviata un'indagine interna, esposto in Procura

«Sapone contaminato», troppo tardi: morta una neonata. Avviata un'indagine interna, esposto in Procura
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Sabato 7 Marzo 2020, 10:53 - Ultimo aggiornamento: 17:40
Una infezione da Serratia sarebbe stata fatale per una neonata prematura, di appena un mese, morta al Policlinico di Bari. La presenza del batterio è stata riscontrata in un sapone utilizzato da medici e infermieri, come scrive La Repubblica. L'ospedale - precisa il quotidiano - è stato avvisato della contaminazione di nove lotti del sapone dalla ditta produttrice, con sede nella provincia di Verona, precisamente a Settimo di Pescantina, solo dopo il drammatico avvenimento. La direzione sanitaria dell'ospedale barese ha sporto denuncia e la Procura di Bari ha aperto un'inchiesta. 

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La bambina, nata prematura e posta nell'incubatrice, presentava un quadro clinico stabile che è andato via via peggiorando, senza alcuna risposta ai normali antibiotici. Le analisi evidenziano la presenza della Serratia, un germe solitamente ospedaliero che da tempo non si vedeva al Policlinico. Il 14 febbraio, una ditta di Settimo di Pescantina (Verona), invia una comunicazione ai propri clienti, compreso il Policlinico di Bari, chiedendo di bloccare immediatamente i lotti di sapone antisettico per la disinfezione e la pulizia delle mani. «Siamo stati informati da un nostro fornitore di materia prima - scrivono nella comunicazione - su una possibile contaminazione da Serratia». Lo stesso batterio che avrebbe ucciso la neonata. 

Il Policlinico di Bari comunica di aver fatto una segnalazione al ministero della Salute e un esposto-denuncia alla Procura sul caso dei saponi contaminati dallo stesso batterio ritrovato nella neonata morta nell’ospedale barese per una infezione. Il direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore, «esprime il proprio cordoglio nei confronti della famiglia della piccola neonata vittima del tragico evento» e precisa che «la direzione sanitaria, non appena ricevuto l’avviso di sicurezza di lotti contaminati di sapone antisettico da parte del fornitore, ha subito avviato una indagine interna per verificarne l’eventuale presenza nei reparti, mettendo in atto tutte le strategie di contenimento e di tutela dei pazienti».

«Come da protocollo - evidenzia - è stata effettuata la segnalazione al Ministero della Salute». Successivamente il direttore generale ha depositato la denuncia in Procura. Migliore ripone «massima fiducia negli organi inquirenti, confidando nella celerità degli accertamenti e riservandosi comunque ulteriori azioni nei confronti di coloro che risultassero responsabili del tragico evento». Nell’esposto il Policlinico ricostruisce quanto avvenuto nelle ultime settimane. A febbraio la neonata prematura, ricoverata nel reparto di terapia intensive neonatale, ha iniziato a stare male e gli accertamenti interni hanno consentito di ricondurre le condizioni cliniche della bambina, poi deceduta, ad una infezione provocata da un raro batterio. Solo dopo il decesso è pervenuta dalla ditta fornitrice la comunicazione che alcuni lotti di disinfettante contenevano quello stesso germe che aveva causato l’infezione nella neonata.

 
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