Sanità, liste di attesa infinite: il piano Asl con le urgenze “dirottate” nei reparti

Per la Cardiologia e la Neurologia, se negli ambulatori non c’è una data disponibile entro 72 ore, saranno direttamente gli ospedali a richiamare il paziente

Sanità, liste di attesa infinite: il piano Asl con le urgenze “dirottate” nei reparti
di Antonella FAZIO
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Giovedì 2 Marzo 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 13:54

La Asl Bari corre ai ripari per provare a ridurre le liste di attesa e lo fa attraverso un lavoro di back office che permetterà, secondo il piano aziendale, alle richieste con codice di prenotazione “U” (ovvero “urgenti”) in Cardiologia (prima visita o ecg) e Neurologia (prima visita) di essere evase entro le 72 ore. Come? Attraverso l’utilizzo delle Unità operative degli ospedali del territorio che andranno ad affiancare il lavoro dei Distretti.

Il nuovo progetto – che al momento tecnicamente non ha ancora un nome – è stato avviato dall’Azienda sanitaria del capoluogo pugliese solo da poche settimane, per la precisione dal 6 febbraio scorso e nelle previsioni punta ad abbattere le liste d’attesa di questi due comparti in maniera significativa.

La fase di studio

I dati sono ancora in fase di studio visto che l’intera operazione è praticamente una start up ma le prospettive vengono definite molto incoraggianti da chi ha creduto fortemente nel piano. Al momento, per la Cardiologia sono state evase una media di due prestazioni di urgenza al giorno negli ospedali (grazie anche a una stretta collaborazione con nosocomi come il Di Venere del capoluogo), e altrettante - se non di più - per la Neurologia. Il prossimo step sarà quello di aprire l’attività anche alla Radiologia. Il nuovo servizio che sta erogando l’Azienda si è reso necessario proprio per velocizzare i tempi delle urgenze e per smaltire una serie di prestazioni arretrate derivanti ancora dallo stop dettato dalla pandemia che in qualche modo ha influito con i ritardi nelle operazioni. Basti pensare che nell’ottobre dello scorso anno – tra il 3 e il 7 -, su un totale di 40 “Prima visita Cardiologica” da espletare entro tre giorni – quindi caratterizzate da codice “U” – solo 5 richieste sono state eseguite nelle 72 ore, il 12,5 per cento, mentre le altre hanno avuto un tempo medio di attesa di 23 giorni, secondo i dati elaborati da Innovapuglia per la Regione Puglia.

La stessa fonte ci dice che il 35 per cento delle richieste con codice “B” (“breve” – entro dieci giorni), invece, sono state eseguite nei tempi previsti (su 93 richieste totali).

Non va meglio alla “Prima visita Neurologica”: su 39 richieste urgenti nel nostro periodo preso in esame una sola è stata realizzata entro i tre giorni previsti (2,5 per cento), con una media di attesa di 39 giorni. Su 98 ricette con codice “B” da eseguire in dieci giorni, invece, il 21,4 è stato fatto nei tempi con un’attesa media di 38 giorni. E così, per fare in modo che anche questi numeri e queste lunghe attese vengano abbattute e per tutelare l’utenza, la Asl Bari ha organizzato il progetto sperimentale. Ma come funziona? Nello specifico si tratta di un servizio di recall, il che vuol dire che l’utente deve fare riferimento agli stessi sportelli di sempre, come Centri Unici di Prenotazione (Cup) o centralini, e deve solo attendere di essere richiamato. Nulla di più. Va ricordato che per ora il nuovo programma riguarda le “Prime visite di Cardiologia” (con o senza ecografia – elementi che di solito vengono associati in un’unica richiesta) e le “Prime visite di Neurologia”, come d’intesa con il Dipartimento di Cardiologia e le Neurologie ospedaliere.

Quindi accade che un paziente con una di queste due tipologie di richieste con codice di priorità “U”, si rivolga – per esempio - allo sportello Cup della AslBa per prenotare la prestazione. Nel caso in cui l’operatore di sportello, in prima battuta, non dovesse trovare posti disponibili entro 72 ore, informerà l’utente della registrazione della sua richiesta nel sistema e, quindi, della possibilità di essere contattato telefonicamente in un secondo momento dall’Azienda sanitaria. Di qui la Asl, a stretto giro dalla presa in carico della richiesta, si attiverà nella ricerca di un posto anche nei reparti ospedalieri, proprio per fare in modo che vengano rispettate le tempistiche previste dall’urgenza. Una volta trovato il posto nelle Unità operative, l’incaricato ricontatterà l’utente al quale fornirà la data della prestazione restando nei tre giorni previsti dall’urgenza. Quindi il paziente non deve fare altro che attendere di essere richiamato. E l’urgenza dovrebbe essere risolta.

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