San Girolamo, protestano i residenti: «La piastra sul lungomare senza faretti né telecamere»

San Girolamo, protestano i residenti: «La piastra sul lungomare senza faretti né telecamere»
di Samantha Dell'Edera
4 Minuti di Lettura
Domenica 3 Luglio 2022, 05:00

Faretti ancora distrutti e portici al buio, usati come bagni pubblici. La protesta arriva dal quartiere San Girolamo di Bari, dove i residenti, riuniti nel gruppo social “Vivere la Voce di San Girolamo – Fesca” chiedono, ancora una volta, una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale in una zona ormai abbandonata a se stessa. 

La denuncia dei residenti


«In questo bagno a cielo aperto – denunciano – ci vuole molto a fare cambiare almeno i punti luce per illuminare la zona sottostante la piazza centrale? Quante chiacchiere». I residenti elencano, provocatoriamente, i vari problemi connessi al nuovo lungomare: «Non chiediamo il mare pulito come era prima, le spiagge di sabbia che non sono mai state fatte, una migliore viabilità – proseguono – dei presidi fissi della polizia o una migliore gestione del verde. Chiediamo solo delle luci funzionanti in quei portici». 
Basta passeggiare in zona per rendersi conto di quanto quei portici siano ormai terra di nessuno. Il Comune ha ridipinto da poco le pareti ma sono state già imbrattate dai vandali. Si sente un cattivo odore di urina ed escrementi. I faretti sono stati tutti distrutti dai teppisti e quindi l’area resta al buio di notte. 
Nel maggio scorso dopo che il sindaco Antonio Decaro aveva denunciato la presenza di pressioni dietro la mancata partecipazione delle attività commerciali al bando per l’affidamento di quattro locali sulla piazza sul mare, molte erano state le proteste da parte dei residenti. Che appunto denunciavano lo stato di abbandono della zona. «Come si fa a prendere in affitto un locale se a pochi metri c’è puzza di urina e se non viene garantita la sicurezza», avevano tuonato i residenti. 
Da allora il Comune promise la riparazione di faretti e la sistemazione di telecamere.

Ma, a distanza di pochi mesi, l’unica cosa che è stata fatta è la pittura sulle pareti. «Siamo ancora in attesa – concludono i residenti – siamo stanchi degli annunci. Vogliamo i fatti». Fatti che forse saranno decisi in seguito all’open day promesso dall’amministrazione comunale che era stato già fissato per il 29 giugno, poi spostato all’11 luglio. Durante l’incontro con la cittadinanza, il sindaco e gli assessori raccoglieranno le proposte dei residenti per poi stipulare un cronoprogramma di interventi e di azioni, anche in merito all’assegnazione dei locali. C’è chi, per esempio, dal quartiere chiede l’affidamento di quegli spazi alle associazioni per aprire attività legate allo sport, al sociale o anche ludoteche visto che il quartiere ne è sprovvisto. 

Il problema sicurezza


Sarà affrontato anche il problema della sicurezza. A preoccupare i residenti non sono solo gli atti vandalici sotto i portici. Ogni sera ci sono decine di monopattini e bici elettriche che scorrazzano, zigzagando tra le famiglie sul lungomare. Ultimamente ci sono anche i quad, sempre elettrici, ma utilizzati da bambini piccoli, persino di cinque o sei anni. «Ogni sera abbiamo paura che venga investito qualcuno – aggiungono i residenti – queste persone fanno quello che vogliono con questi mezzi e sono pericolosi. Le forze dell’ordine le vediamo e ogni volta che arrivano c’è un fuggi fuggi generale. Ma così non va, ci vuole un presidio fisso. Perché qui può accadere una tragedia se le cose non cambiano». Già lo scorso anno uno scooter che circolava sulla pista ciclabile investì ed uccise un cagnolino. «Invitiamo gli amministratori a frequentare questa zona di sera – concludono i residenti – a vedere in prima persona cosa accade». Ed infine la sporcizia. La pavimentazione, già ad inizio estate, è putrida. Ci sono macchie nere ovunque e della pavimentazione bianca poco è rimasto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA