Sanità, liste di attesa infinite: 11.500 interventi in sospeso. Ora il programma per abbattere i tempi. Ma c'è carenza di personale

Sanità, liste di attesa infinite: 11.500 interventi in sospeso. Ora il programma per abbattere i tempi. Ma c'è carenza di personale
di Elga MONTANI
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Lunedì 17 Aprile 2023, 07:03

Le liste di attesa negli ospedali baresi continuano ad essere lunghissime, come le denunce dei cittadini dimostrano, con prestazioni non erogabili o erogabili a distanza di mesi. Il Policlinico di Bari e il Giovanni XXIII stanno cercando di correre ai ripari e, per ottimizzare le risorse garantendo il massimo delle prestazioni possibili, è stato stilato un “Piano attuativo aziendale per il recupero delle liste di attesa” da quasi 1,4 milioni. L’obiettivo è aumentare la produttività incrementando l’utilizzo dei grandi macchinari: come ha riportato ieri il Nuovo Quotidiano di Puglia, al Policlinico e soprattutto al Pediatrico, Tar e Risonanze vengono sotto utilizzate, con picchi negativi pari al 16% di impiego delle macchine. 

La delibera 


Come si legge nella delibera, «a seguito dell’emergenza pandemica, il problema delle liste di attesa ha raggiunto livelli di criticità tali da rendere necessario un intervento regionale teso al recupero e al contenimento delle stesse». Per questo motivo, la Regione Puglia ha preteso dalle diverse aziende sanitarie dei piani dettagliati per ridurre la problematica: il piano redatto dal Policlinico è «finalizzato a rendere più efficiente l’attività produttiva, sia in termini di prestazioni di ricovero ospedaliero che di prestazioni di specialistica ambulatoriale ordinaria o di day service, rivolta a pazienti affetti da patologie di natura oncologica, in attesa di trapianto, malattie croniche e rare nonché alle persone che si sottopongono a screening oncologici». Il piano, lavorando sull’efficientamento delle attività ordinarie, con una rimodulazione delle agende Cup e dell’offerta sia per i pazienti interni, ricoverati che esterni, ha l’obiettivo di contenere i tempi di attesa. 


L’attuale possibilità delle due strutture vede il Policlinico di Bari avere 832 agende ambulatoriali attive, con potenzialità massima di 20.769 prestazioni settimanali, mentre ne sono 108 quelle attive Giovanni XXIII, con potenzialità massima di 3.140 prestazioni settimanali. 

La riorganizzazione delle agende


Nella riorganizzazione delle agende per recuperare quanto in sospeso verrà data priorità, in ordine, a prestazioni chirurgiche di ricovero; prestazioni specialistiche ambulatoriali per patologie croniche e per patologie rare; attività di screening; e infine trapianti. Le modalità per raggiungere l’obiettivo di recuperare tutto quanto rimasto sospeso passa da due azioni primarie: l’approvazione del piano di prestazioni aggiuntive sia del personale della dirigenza medica che del personale del comparto; l’assunzione di personale secondo il piano di fabbisogno, previa autorizzazione regionale. 
Per quanto riguarda quest’ultima problematica, per quanto attiene ai ricoveri per interventi, va sottolineata la carenza cronica di anestesisti.

Situazione che vede «le sale operatorie disponibili numericamente insufficienti a garantire l’erogazione delle prestazioni prenotate».

In sospeso ci sono 11.495 interventi, di cui 1.038 definiti di priorità A e classe I. Una delle possibilità previste dal piano, data la mancanza di personale specializzato, sta nell’utilizzo di «medici in formazione specialistica che, però, per normativa non possono svolgere l’attività in autonomia, ma solo in presenza di un tutor». Prevista, inoltre, la possibilità di svolgere «sedute operatorie aggiuntive nelle giornate del sabato o nei giorni infrasettimanali». 
Sempre per recuperare le prestazioni chirurgiche rimaste in sospeso, altra azione messa in campo consiste nel riattivare le due sale attualmente non operative nel blocco M «attrezzandole con letti operatori utilizzati nell’ex presidio delle maxiemergenza della Fiera del Levante». Tra le altre problematiche da recuperare ci sono le attività specialistiche ambulatoriali, e gli screening oncologici. Primaria risulta essere una riorganizzazione delle agende attraverso anche l’istituzione di ulteriori agende interne a prenotazione diretta da parte dello specialista. In totale, le previsioni del Policlinico in merito alle prestazioni aggiuntive da erogare nel 2023 parlano di 8.425 prestazioni per una spesa totale di 1.385.235,60 euro. In corso d’opera, il piano, ora in attesa di comunicazione del fabbisogno dalla Asl Bari, potrà essere rivisto e rimodulato in base alle esigenze.

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