I finanzieri del Comando Provinciale di Bari, al termine di un’indagine di polizia giudiziaria hanno notificato, su delega della locale Procura della Repubblica, un avviso di conclusione delle indagini preliminari, nel quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nel procedimento a carico di 8 soggetti, cinque dei quali dipendenti comunali e tre responsabili aziendali, indagati a vario titolo per turbata libertà degli incanti e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale.
Chi sono gli indagati
Si tratta di Pompeo Colacicco, 50 anni di Bari, all’epoca dirigente del Comune di Monopoli oggi al Comune di Bari, Massimo D’Adamo (dirigente dell’Ufficio ambiente del Comune di Conversano), Amedeo D’Onghia (responsabile dell’Ufficio dei Comuni dell’Aro Bari 8 dal 1° luglio 2017), Danilo Santamauro (direttore esecutivo del contratto per il Comune di Monopoli), Raffaella Longo (direttore esecutivo del contratto per il Comune di Conversano), Vittorio Lana (legale rappresentante della Ecologia Falzarano), Paolo Aureli e Domenico Di Mise (dipendenti della società).
Le indagini partite nel 2018
L’attività di polizia economico finanziaria sviluppata dalla Compagnia di Monopoli, avviata nel 2018, ha consentito di ricostruire un articolato sistema di frode, ad avviso della Procura, finalizzato alla illecita partecipazione e aggiudicazione di gare d’appalto indette da una stazione appaltante, insediata nel sud est barese, del valore complessivo di circa 120 milioni di euro, da parte di una società campana operante nel settore della raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani.
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Le contestazioni
Nello specifico, i Rup dell’ARO Ba/8 e dei comuni di Monopoli e Conversano, in concorso con i rispettivi direttori esecutivi del contratto d’appalto, pur essendo a conoscenza di tali irregolarità fiscali e contributive, per oltre 4 milioni di euro, accertate tramite l’avvenuta consultazione della banca dati Durc online ed una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate inviata agli enti pubblici interessati, attestavano, secondo la tesi accusatoria, la regolarità dei requisiti di legge previsti dal Codice dei Contratti Pubblici. L’attività di servizio testimonia il costante presidio esercitato dalla Guardia di Finanza di Bari sul territorio al contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione, a tutela del buon andamento degli uffici pubblici e per garantire il rispetto delle regole per una corretta competizione tra gli operatori economici.