Riapre l'ex mercato del pesce: sarà un contenitore culturale

Riapre l'ex mercato del pesce: sarà un contenitore culturale
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Martedì 27 Settembre 2022, 21:37 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 00:46

L'ex mercato del pesce rinasce: cerimonia di inaugurazione a Bari. Sarà un contenitore culturale, all'interno è previsto uno spazio per il mercato a chilometro zero, food and beverage, una caffetteria e un'area panoramica per ammirare la città. «Questo è l'ultimo contenitore culturale che restituiamo alla città. La parte bassa viene consegnata oggi e diventerà un mercato a chilometro zero». Così il sindaco di Bari, Antonio Decaro, nel corso della cerimonia di riapertura dell'ex mercato del pesce in piazza Ferrarese alla presenza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e del segretario regionale del Ministero della Cultura, Maria Piccarreta.

 

«Nella parte superiore - ha evidenziato Decaro - sarà completato il restauro e diventerà parte del Polo delle arti insieme al Margherita.

Tra qualche giorno con la Regione sarà realizzato un evento nazionale e poi subito sarà possibile depositare la manifestazione d'interesse per la gestione di questa parte inaugurata. Dalle risorse che recupererà questo spazio finanzieremo le mostre più importanti che stiamo preparando».

Il "nuovo" mercato

L'apertura riguarda il piano terra dell'immobile, il piano ammezzato e la terrazza, ovvero le tre parti che compongono il primo lotto. Al mercato sarà dedicato il piano terra, mentre al 'food & beveragè verranno destinati il piano ammezzato e la terrazza con l'allestimento di una caffetteria e un'area panoramica. Il primo piano, non ancora inaugurato, sarà invece interamente dedicato agli spazi espositivi. «L'arte contemporanea - ha detto Emiliano - avrà a disposizione volumi di enorme importanza, tra il teatro Margherita e la parte superiore del mercato del pesce».

Citando poi la ex caserma Rossani, il governatore ha spiegato che «sono tutte idee che abbiamo avviato negli anni, grazie al lavoro della sovrintendenza». «Qui - ha sottolineato Piccarreta - ci sono i fulcri della città, è un pò uno snodo. E racconta una storia anomala. Il mercato, il rapporto con il mare e il pesce. È bello che rimarrà così al piano terra, però declinato con l'oggi. La città di Bari ha una vocazione relativa all'arte contemporanea, quindi abbiamo intercettato questa potenzialità».

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