Il nodo verde e due varianti, uno a sud e l'altro a nord della città. Sono i tre principali progetti che rientrano nel nuovo piano industriale del gruppo Fs. Il progetto del nodo verde riguarda Bari Centrale e l'area circostante e prevede la realizzazione di una stazione-giardino costruita sopra i binari con servizi per viaggiatori e cittadini. All'esterno, poco distante, nascerà un nuovo parcheggio per i bus, il terminal occuperà una superficie di circa un ettaro e sarà dotato di 18 stalli per i bus, protetti da pensiline.
Il progetto
Il parcheggio avrà un'area destinata ai viaggiatori dove troveranno spazio una biglietteria, bagni e altri servizi al pubblico. È previsto un collegamento pedonale tra il nuovo parcheggio e la stazione con un percorso ciclabile collegato a una velostazione. C'è già stato un primo incontro per la realizzazione del Nodo verde tra l'assessore Giuseppe Galasso, i tecnici del Comune e quelli di Rfi, i due enti chiamati a dare vita al progetto di Massimiliano Fuksas finanziato con 100 milioni di euro del Pnrr. Un intervento che non è solo di potenziamento ferroviaria, visto che promette di ricucire dal punto di vista urbano il centro e i tre quartieri di Carrassi, San Pasquale e Madonnella attraverso la copertura dei binari. Nel 2017 il progetto di Fuksas ha vinto il concorso internazionale di idee e il punto di partenza sarà proprio quello: i binari saranno coperti da un enorme parco di 70 ettari, tre chilometri di viali alberati e piste ciclabili che promettono di cambiare la fisionomia di una delle parti più importanti della città.
Le varianti
Il progetto della variante a sud di Bari, nel tratto Bari Centrale-Bari Torre a Mare, prevede lo spostamento dell'attuale linea verso l'entroterra con l'attivazione di tre nuove fermate: Bari Campus, Bari Executive e Triggiano. Più la realizzazione di una linea a quattro binari tra Bari Centrale e Bari Executive. I lavori saranno avviati entro il 2022 e si concluderanno nel 2026. La variante Anas sulla SS16, opera preliminare, sarà ultimata entro il 2022. Il progetto prevede l'eliminazione dei passaggi a livello, a cominciare da quello di via Oberdan, con la realizzazione di un sottovia. I lavori prevedono la realizzazione di un sottopassaggio a doppia corsia che consentirà di decongestionare via Oberdan in corrispondenza del passaggio a livello situato nei pressi della stazione delle Sud-Est.
Il progetto prevede anche la riqualificazione urbanistica dell'area tramite la realizzazione di percorsi ciclo-veicolari, ciclo-pedonali e più in generale modifiche migliorative della viabilità. Il costo dell'opera è stato stimato in circa 44 milioni di euro. La prima operazione prevede la creazione di una chicane stradale in modo da evitare la disconnessione tra Japigia e San Pasquale, all'altezza della stazione.
Il progetto della variante a nord di Bari prevede lo spostamento dell'attuale linea ferroviaria che attraversa i centri urbani di Palese e Santo Spirito verso l'entroterra e l'eliminazione dei passaggi a livello. Un intervento atteso da decenni da chi vive a nord della città, perché i passaggi a livello sostanzialmente separano quei quartieri dal resto del capoluogo. È prevista, inoltre, la realizzazione di una nuova stazione più a nord di quella esistente per consentire l'arrivo di treni merci lunghi fino a 750 metri. A breve lo scalo avrà due binari in grado di accogliere treni merci lunghi fino a 575 metri. Infine, saranno realizzate nuove superfici coperte (20mila mq) e ampliate le aree destinate a piazzali per uso logistico (65mila mq) e verranno allungati a 750 metri tre binari. Previsto anche l'acquisto di cinque gru. All'interno del terminal verranno avviate attività di manovra e di handling. Grazie a questi interventi nei prossimi anni si prevede un incremento dei collegamenti merci dagli attuali 1600 treni/anno a 2500 treni/anno.