Bari cambia volto e molti luoghi abbandonati sono pronti ad essere riqualificati. In ballo diversi progetti che interessano aree della città che per troppo tempo hanno significato, nell’immaginario collettivo, spreco e degrado. Prima tra tutti la casa di cura “Santa Lucia”, mai terminata. Da qualche giorno sono iniziati i lavori di demolizione del complesso che, per oltre vent’anni, è svettato come un tetro scheletro in via Fanelli.
Il progetto per la riqualificazione è in mano alla Vivia Bari srl. Obiettivo è realizzare un complesso residenziale di circa 200 unità, di particolare prestigio, la progettazione del quale è stata affidata allo studio Mario Cucinella Architects. A poca distanza dalla ex clinica, svettano le ex casermette dove nel prossimo futuro verrà realizzato il Parco della Giustizia. Lo scorso febbraio, l’agenzia del Demanio ha pubblicato «un concorso di progettazione per la realizzazione di un intervento di valorizzazione e rigenerazione urbana dell’area».
In campo gli archistar
Al confine con il quartiere Libertà, invece, verrà invece realizzato un imponente progetto a firma dell’archistar Stefano Boeri. Si tratta di un progetto molto importante che farà sì che anche Bari avrà il suo bosco urbano. L’area interessata dal progetto è quella compresa tra corso Vittorio Veneto, via Brigata Regina, corso Mazzini, via Napoli e via Ravanas. I terreni sono stati acquisiti dalla B&T, società partecipata della Cobar di Altamura e, in base ad un accordo di programma approvato dal Comune di Bari nel febbraio 2021, verranno realizzati 8 fabbricati, di altezza massima pari a 29,8 metri (saranno quindi 10 piani. La zona sarà dotata di verde attrezzato e di parcheggi.
Non molto lontano dal quartiere Libertà, dove un tempo sorgeva la centrale Enel, è in corso un progetto per la realizzazione di «un progetto modulare che prevede un parco urbano, spazi comuni, aree espositive, ricreative, sportive e residenziali oltre ad interventi per la viabilità, grazie al migliore utilizzo di strade attigue che consentiranno di ridurre il traffico e creare nuovi collegamenti con il trasporto pubblico». Ad occuparsi dei lavori sarà la Cobar srl che presto dovrebbe iniziare i lavori di demolizione che necessiteranno della supervisione di Enel. Al San Paolo, invece, si prosegue con i progetti di ricucitura urbana e oggi verrà firmato il protocollo di intesa tra Comune e Politecnico per l’attuazione del progetto G124, a cura del gruppo di lavoro fondato nel 2013 da Renzo Piano.