Reddito di cittadinanza, partono i nuovi Puc: cinque progetti e 33 lavoratori

Reddito di cittadinanza, partono i nuovi Puc: cinque progetti e 33 lavoratori
di Elga MONTANI
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Giovedì 16 Dicembre 2021, 09:26

Il Comune di Bari prosegue il percorso iniziato con i PUC (Progetti di Utilità Collettiva). E dopo i ventidue percettori di reddito di cittadinanza impegnati sui bus Amtab per controllare il rispetto da parte degli utenti delle normative anti-Covid, e i quarantadue (di cui ventotto donne) coinvolti nel progetto Insieme per la giustizia negli uffici della Procura, sono pronte a partire altre cinque proposte progettuali presentate dall'Istituto Comprensivo Umberto Fraccacreta di Bari-Palese.

I progetti per i percettori

Il Comune, quindi, prosegue nel suo intento di proporre questi progetti, si legge: «In ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, non solo come strumenti di attivazione dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza, ma anche come occasione di crescita e qualificazione delle comunità a partire dal coinvolgimento in termini di empowerment delle persone coinvolte».


I nuovi progetti, già pronti a partire, prevedono nel complesso l'utilizzo di 33 soggetti, percettori di reddito di cittadinanza, in compiti di diverso tipo, in quanto come sottolineato sono cinque le proposte progettuali che verranno messe in atto.
La prima, dal titolo Green a scuola, vedrà coinvolti quattro beneficiari per un periodo stimato di oltre sei mesi, in cui si occuperanno di: «Pulizia e riordino degli ambienti scolastici, tinteggiatura dei locali scolastici, pulizia dei cortili scolastici, restauro e mantenimento di barriere in muratura e cancellate, piccola manutenzione degli ambienti scolastici e aree esterne attrezzate, i lavori di tinteggiatura degli ambienti interni verranno effettuati prevalentemente nei mesi estivi durante i quali si verifica l'interruzione delle attività». Il secondo progetto, Io non bullo!, impegnerà invece cinque soggetti, sempre per oltre sei mesi, ma in questo caso i compiti a loro affidati saranno di diverso tipo e riguarderanno: «Attività di vigilanza, supporto al docente nell'attuazione di attività operative e ricreative al fine di prevenire il bullismo».

Altre 5 persone faranno parte del progetto partecipiAMO E assistiAMO!.


In questo caso, la loro sarà una: «Attività di ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nella mobilità all'interno degli ambienti, nell'accesso alle aree esterne, all'uso di servizi igienici e nella cura dell'igiene personale, attività di collaborazione nella fruizione dei pasti e attività ricreative». Per quanto riguarda invece Scuola sicura saranno nove i beneficiari coinvolti, e dovranno occuparsi di: «Vigilanza e assistenza nelle operazioni di attraversamento stradale, canalizzazione di flussi di ingresso e di uscita nei corridoi e vigilanza del traffico durante l'attraversamento pedonale degli alunni». Infine, per il progetto We care! dieci percettori di reddito di cittadinanza verranno impiegati in lavori di: «Accoglienza e sorveglianza nei confronti del pubblico e degli alunni, attività di supporto agli operatori scolastici nell'attuazione e verifica del protocollo di pulizia dei locali, attività di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, sulle dotazioni strumentali e gli ausili, supporto all'attività amministrativa degli uffici con semplici compiti operativi».


Tutte queste attività progettuali dovrebbero partire dal prossimo 20 dicembre, ma prima della partenza dovrà essere, come da bando, sottoscritta una Convenzione, secondo lo schema di convenzione per la realizzazione di progetti utili alla collettività. Come sottolineato dal sindaco, Antonio Decaro, in occasione della presentazione del PUC in Procura: «Credo sia importante far vedere che i percettori di Reddito di Cittadinanza cominciano a svolgere delle attività attraverso i PUC. Purtroppo, siamo stati fermi a causa della pandemia, che non ci ha permesso di far partire queste attività. Questi progetti sono anche un modo per restituire dignità a queste persone che, in qualche maniera, con il loro lavoro e la loro attività, restituiscono qualcosa alla collettività che permette loro di ottenere questo sussidio».
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