Puglia, a rischio crollo le grotte preistoriche che hanno incantato Alberto Angela: ecco dove si trovano

Puglia, a rischio crollo le grotte preistoriche che hanno incantato Alberto Angela: ecco dove si trovano
di Antonella TESTINI
3 Minuti di Lettura
Lunedì 9 Maggio 2022, 22:49 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 21:43

«È la nostra storia: abbiamo il dovere morale di preservare il suo fascino e trasmetterlo ai posteri». Questo l’appello lanciato dal fotografo e guida turistica Pietro Amendolara, esperto conoscitore dei luoghi che ha segnalato il degrado in cui versa l’intero patrimonio rupestre di Gravina. Il passare del tempo, le intemperie, l’incuria stanno pericolosamente modificando i luoghi che rendono unica la città. 
Tra questi il complesso delle “Sette Camere” un unicum dell’habitat rupestre di cui recentemente si è occupato anche Alberto Angela. Secondo al denuncia del fotografo gravinese l’intero complesso sarebbe interessato da infiltrazioni di acqua e cedimenti strutturali. Le pareti delle grotte, come testimoniato dalle fotografie, sono interessate da profonde spaccature mentre le colonne che sorreggono la struttura si stanno pericolosamente assottigliando.

I nodi


A questo si aggiunge la presenza di vegetazione spontanea che sta ricoprendo intere aree della gravina.

Una zona di pregio storico- archeologico nonché turistico che rischia di scomparire per sempre se non si dovesse intervenire con una prima pulizia e messa in sicurezza dell’intero insediamento rupestre. Da Palazzo di città fanno sapere che l’intero sito è di proprietà comunale per questo lo scorso mese di marzo è stato richiesto un finanziamento ministeriale per la progettazione di interventi volti alla tutela dell’habitat rupestre. Il complesso delle Sette Camere è considerato da molti studiosi un capolavoro dell’architettura rupestre.

Il complesso, la storia


Si tratta di un complesso scavato interamente nel banco roccioso, che prende il nome dalla presenza di sette ambienti intercomunicanti tra loro, su tre livelli, collegati da scalini preistorici. Completamente al di sotto del piano stradale, il complesso è accessibile percorrendo un sentiero nella gravina a strapiombo sul burrone. Delle sette stanze comunicanti, una conserva ancora il profilo di una profonda cisterna, mentre la cavità esterna al complesso custodisce una croce latina, ultimo resto di una probabile chiesetta rupestre. Un bene archeologico dal valore inestimabile “che non possiamo permetterci di perdere perché appartiene al Mondo intero” conclude Amendolara.

© RIPRODUZIONE RISERVATA