Parco della giustizia, ecco il progetto: la presentazione a Roma

Parco della giustizia, ecco il progetto: la presentazione a Roma
di Samantha DELL'EDERA
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Martedì 7 Marzo 2023, 22:05

Da aprile comincerà la demolizione dei 26 edifici attualmente esistenti nell’area delle ex casermette Capozzi e Milano, dove sorgerà il parco della giustizia di Bari. L’annuncio è stato dato ieri a Roma nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto, organizzata dal viceministro Francesco Paolo Sisto alla presenza del sindaco Antonio Decaro e della direttrice del Demanio Alessandra Dal Verme.

Tanto verde


Il parco della giustizia si estenderà per 15 ettari di cui 10 saranno riservati al verde. I primi lavori di preparazione dell’area partiranno già per il mese di aprile, nel frattempo l’Agenzia del Demanio predisporrà la gara per l’affidamento dell’appalto da 405 milioni di euro, di cui 382 milioni sono già stati stanziati dal Ministero della Giustizia e per la restante quota sono stati messi a disposizione fondi dall’Agenzia del Demanio,
«Oggi presentiamo un’idea di giustizia nuova – ha detto Sisto – non solo efficiente, ma bella e praticabile, un plus per la città ma anche per gli utenti.

Un ambiente migliore significa anche una giustizia migliore. Oggi ci sono i risultati e questo progetto può diventare realtà». Saranno quattro gli edifici riservati alla giustizia (con all’interno anche delle corti verdi), secondo il progetto dell’archistar genovese Alfonso Femia: l’edificio A di 4 piani, più una piastra a piano terra, sarà riservato al Tribunale Penale e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale; edificio B: 3 piani totali, per il Tribunale Civile; edificio C: 3 piani, più una piastra a piano terra, per Corte d’Appello e Procura Generale; edificio D: 3 piani, più una piastra a piano terra, in cui, pur separati nella loro articolazione interna e negli ingressi, saranno stati accorpati il Tribunale e la Procura dei Minori, il Tribunale di Sorveglianza e la sede dei Giudici di Pace.


Il nuovo parco urbano sarà dotato di giardini e servizi per la comunità tra cui anche un asilo e una biblioteca. Sarà realizzata una piazza decorata con fontane, aiuole e alberi. «Per noi questa è una tappa importante di un lungo viaggio e di un percorso che vede una meta – ha detto il sindaco Decaro - Questa sarà l’opera pubblica più importante della mia città nei prossimi anni. Mi sono seduto a tanti tavoli in questi anni, abbiamo messo gli interessi della comunità davanti a tutti per cercare di creare un clima istituzionale di collaborazione. Abbiamo fatto squadra e abbiamo ottenuto un risultato importante. Perché due caserme abbandonate che si trasformano nel parco della giustizia è un segnale forte per la città. Questa sarà un’opera sostenibile, aperta, simbolica per Bari – ha concluso Decaro – un’ opera di visione e di sostanza che restituisce dignità agli operatori della giustizia e fiducia ai cittadini».
Durante l’incontro di ieri è stato evidenziato l’impatto verde del parco. «I 26 manufatti abbandonati – ha spiegato Dal Verme – occupano il 70 per cento di un’area di 15 ettari di terra, noi restituiremo 10 ettari di aree verdi permeabili alla città che permetteranno di fare sentire i cittadini immersi nella natura, con spazi attrezzati e servizi offerti dal Comune. La qualità dell’area migliorerà per l’abbattimento dell’anidride carbonica fino a 71mila chilogrammi annui. Il polo giudiziario offrirà alla cittadinanza edifici smart, luminosi, dove 1800 persone lavoreranno in luoghi che presentano modelli sostenibili di benessere collettivo», ha aggiunto la direttrice del Demanio. «Il gruppo dell’architetto Femia – ha concluso la direttrice - ha saputo interpretare la richiesta di ripensare lo spazio lasciando una parte consistente di verde fruibile per la cittadinanza e di disegnare edifici sull’asse nord est che dialogano con la città connessi al parco nell’ottica di una giustizia permeabile e accessibile».</CP>

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