Un professore di Uniba e il suo team decisivi per gli studi di Paabo e la vittoria del Nobel

Un professore di Uniba e il suo team decisivi per gli studi di Paabo e la vittoria del Nobel
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Martedì 4 Ottobre 2022, 17:11

Nel premio Nobel per la Medicina c’è anche lo “zampino” dell’Università di Bari. L’assemblea del Karolinska Institutet ha assegnato il premio a Svante Paabo per le scoperte sui genomi degli ominini estinti e sull’evoluzione umana. Il biologo e genetista svedese ha collaborato per arrivare al risultato con diversi gruppi di lavoro, tra cui l’equipe del professor Mario Ventura, docente del Dipartimento di Bioscienze Biotecnologie e Ambiente dell’Università degli Studi di Bari. Gli studi si sono concentrati in particolare sull’analisi e la comparazione dei genomi del bonobo e dello scimpanzè con il genoma umano alla ricerca di differenze e similarità per svelare dettagli e meccanismi alla base dell’evoluzione dell’uomo. «Solo confrontando il genoma dell’uomo e delle specie più vicine ad esso - ha dichiarato il prof. Mario Ventura - è possibile scoprire cosa ci ha resi così unici». 

L'invenzione della paleogenomica

Il professor Svante Pääbo ha compiuto un’impresa apparentemente impossibile: sequenziare il genoma del Neanderthal, un parente estinto dell’uomo moderno utilizzando il DNA estratto da piccoli residui d’osso. Inoltre, ha fatto la sensazionale scoperta di un ominide precedentemente sconosciuto, il Denisova, trovato a sud della Siberia. I risultati ottenuti da Paabo hanno dato vita a una disciplina scientifica completamente nuova: la paleogenomica. 
 

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