Al momento dal Politecnico solo bocche cucite, ma in realtà le interlocuzioni con il Demanio sono già partite: è stato presentato un masterplan di base dal quale partire per poter sviluppare la progettazione, trovare i fondi (quasi 90 milioni di euro) e anche eventuali sponsor.
Un campus stile americano
Alla base c’è l’intenzione di realizzare un campus stile americano con aule, laboratori, biblioteche, residenze, servizi per studenti e per aziende.
Il Comune ha posto una unica “richiesta” al Politecnico: la realizzazione di zone a verde. Seguendo lo stesso principio del Parco della Giustizia dove su 15 ettari ben 10 sono stati destinati a verde. «L’Agenzia del Demanio – fanno sapere dal Comune – ha una serie di situazioni su Bari che vorrebbe dismettere e riqualificare, come appunto le ex casermette Capozzi e Milano, la Magrone e una a Palese. E sulla Magrone è stata avviata una interlocuzione da parte del Politecnico». Politecnico che continua a tenere “riservatezza” sull’argomento: nel frattempo si è in cerca anche di fonti di finanziamento che possano permettere la realizzazione dell’intervento.
Il primo polo in Puglia
Il polo della ricerca e dell’innovazione sarebbe il primo sulla città di Bari e in Puglia: l’idea di creare una sorta di campus stile americano dove gli studenti non solo si incontrano per seguire le lezioni, ma trascorrono tutta la giornata grazie alla presenza di residenze ad hoc (che abbatterebbero anche i contratti a nero ancora presenti in città) rappresenterebbe un fiore all’occhiello per la città e la Puglia. Si tratta comunque di una spesa importante da affrontare ed è per questo che sono diversi gli enti in campo per portare a compimento il progetto. Anche la zona scelta sarebbe ottimale soprattutto per i collegamenti. Non solo per l’accesso veicolare attraverso via Amendola e la statale 100, ma anche in prospettiva con il treno nel momento in cui si svilupperà il nodo ferroviario a sud con la realizzazione di due nuove stazioni: la fermata Campus in corrispondenza dell’attuale stazione delle Ferrovie Sud Est e la stazione dell’Executive con doppio ingresso sia dal lato di via Amendola sia da quello di via Caldarola. Anche il progetto del Bus rapid transit, finanziato con fondi pnrr, prevede una delle quattro linee proprio sul tragitto dalla Fiera del Levante al Policlinico, Politecnico fino alla stazione Executive.