È stata una domenica decisamente di lavoro per i comitati e le associazioni che stanno lottando a che non nasca il resort della Serim a Costa Ripagnola, a Polignano a Mare. Un atto intercettato da alcuni attivisti, infatti, ha agitato tutti e così si è passati al contrattacco. Il documento “incriminato” riportava infatti il termine di 30 giorni per eventuali obiezioni ai lavori di ripristino che la conferenza di servizi regionale, approvando il Paur del resort qualche settimana fa, aveva posto come conditio sine qua non all’inizio dei lavori. E così ci si è accorti che il silenzio-assenso scade oggi.
La lettera al sindaco
Così ieri alcuni dei responsabili delle associazioni ambientaliste hanno scritto al sindaco Vito Carrieri, al vice sindaco Angelo Focarelli e per conoscenza alla Procura della Repubblica di Bari richiedendo un urgente sopralluogo sul cantiere della Serim srl e verifica dello stato della lama e delle altre componenti paesaggistiche. «Avendo appreso dell’esistenza di una autorizzazione si chiede di voler fornire agli scriventi comitati la nota protocollata – scrivono i comitati -.
A firmare l’atto il “Comitato di cittadini per la tutela delle coste Monopoli” e Comitato per la tutela dei territori Area Metropolitana di Bari”. Avendo protocollato ieri la richiesta gli ambientalisti sperano che già questa mattina. Con un provvedimento di urgenza, l’amministrazione comunale polignanese blocchi la cantierizzazione nell’area di quello che avrebbe dovuto essere un parco regionale ma che in realtà non è mai partito. I cartelli posti della Serim indicano che i lavori sono quelli imposti loro dalla conferenza di servizi e cioè, in primis, il ripristino della lama naturale tombata per realizzare una strada e la riedificazione dei muretti a secco. Lavori propedeutici all’installazione del cantiere vero e proprio che dovrebbe far nascere un resort ove ora ci sono i caratteristici trulletti. Una storia, questa di Costa Ripagnola, infinita che ha avuto una decisa evoluzione il 4 agosto scorso quando con una determina gli uffici dell’assessorato regionale all’urbanistica hanno chiuso, con un parere positivo all’opera, la conferenza di servizi che andava avanti da mesi. Per la Regione, insomma, è valido il permesso già concesso inizialmente nel 2019 ma poi ritirato nel 2020. Azione che aveva costretto anche il Comune di Polignano a Mare a ritirare l’ordinanza con cui si autorizzava la realizzazione del resort. Ma ora quello stesso Paur (provvedimento autorizzatorio unico regionale) è stato nuovamente ritenuto ““valido ed efficace” in relazione al progetto di “riqualificazione e valorizzazione dell’area Costa Ripagnola tramite recupero architettonico dei trulli a destinazione turistico-alberghiera, delle aree archeologiche e del sistema ambientale e vegetazionale e realizzazione di attrezzature per il tempo libero e la balneazione” presentato dalla Serim. A quest’ultima, una volta completate le prescrizioni, basterà richiedere il rilascio di una nuova autorizzazione edilizia per cominciare i lavori.
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