Policlinico, Cup sotto accusa «Riaprire gli sportelli interni»

Policlinico, Cup sotto accusa «Riaprire gli sportelli interni»
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Mercoledì 15 Febbraio 2023, 13:05

Dal marzo del 2020, causa Covid, il Cup del Policlinico funziona solo in remoto, ovvero non solo online, ma anche tramite telefono e whatsapp. Una situazione che si protrae nonostante l'emergenza sanitaria sia terminata da quasi un anno, e per la quale alcuni consiglieri comunali, riprendendo le richieste degli utenti, hanno depositato ieri mattina un ordine del giorno con il quale chiedono al sindaco e alla Giunta di «sollecitare il direttore del Policlinico ad adottare urgentemente tutti i provvedimenti necessari a riprendere le operazioni di front office all'interno del Centro unico Prenotazioni sito nel padiglione Asclepios, con particolare riferimento alle operazioni di prenotazione di visite ed esami diagnostici e di pagamento in contanti delle prestazioni sanitarie».

I firmatari


Tra i firmatari ci sono i consiglieri comunali Scaramuzzi, Vaccarella, Di Rella, Carelli, Introna, e Delle Fontane.

In merito a tale richiesta, il consigliere Domenico Scaramuzzi ha spiegato: «Questa è una richiesta di attenzione per chi ha il diritto sacrosanto di curarsi e allo stesso tempo non ha le possibilità, le conoscenze e gli strumenti per utilizzare i canali digitali. La mancata ripartenza delle attività di sportello del Cup del Policlinico sta creando disagi a chi non è in grado di utilizzare agevolmente il digitale e gli strumenti telematici, specialmente alla fascia più anziana della popolazione che è, poi, la più bisognosa di cure e la maggiore utilizzatrice dei servizi sanitari».


«Nuove modalità e nuove tecnologie aggiunge Scaramuzzi - devono avere il compito di ampliare l'accesso ai servizi, non di ridurlo. Specialmente, se poi l'impatto di questa riduzione ricade sulle fasce più deboli. Gli ultimi così saranno sempre più ultimi. E questo non possiamo accettarlo. Per me conclude il consigliere -, che di anni ne ho 44, è sicuramente il digitale il modo più facile e immediato per farlo. Ma non possiamo mai pensare quanto parliamo di cosa pubblica che quel che va bene per la maggior parte di noi, poi debba valere per tutti gli altri. Della problematica si era interessato nei mesi scorsi anche il "Movimento Politico Riprendiamoci il Futuro" che ha iniziato una raccolta firme, che ha raggiunto nella giornata di ieri le 1.400 sottoscrizioni.
L'obiettivo è quello di inviare tale raccolta firme al ministro della Sanità affinché si interessi della questione. Dal Policlinico di Bari però difendono tale scelta e sottolineano che tale misura continua ad essere in vigore per proteggere al meglio le persone anziane, considerato che si tratta anche delle persone più fragili.

Il ministero e le sue direttive


E chiamano in causa proprio il ministero e le sue direttive. «Il Policlinico di Bari si legge in una nota - ha investito sul rafforzamento e digitalizzazione del servizio del centro unificato di prenotazione. Dal primo ottobre sono 35 gli operatori che rispondono al call center telefonico, i 20 nuovi assunti hanno permesso di ridurre al minimo i tempi di attesa in linea dei cittadini. C'è poi il canale digitale attraverso il numero whatsapp dedicato con cui è possibile ricevere direttamente l'appuntamento oppure è possibile prenotare con una e-mail o collegandosi al sito istituzionale». «Come abbiamo imparato dalla pandemia aggiungono - gli anziani e i fragili vanno preservati dalle condizioni di rischio che sale di attesa o mezzi pubblici per raggiungere uno sportello di prenotazione possono generare. Lo stesso ministero della Salute sta investendo in programmi per la digitalizzazione dei servizi sanitari attraverso il Pnrr». «Per il primo accesso alle cure, inoltre, il centro unificato di prenotazione regionale concludono dal nosocomio barese - garantisce il servizio di prenotazione nei diversi centri territoriali delle aziende sanitarie locali e attraverso il Farmacup, presso le farmacie cittadine e della provincia».
E. Mon.
 

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