Pnrr, sul Piano gli appetiti della mala. Il procuratore Rossi avverte le amministrazioni: «Indispensabile fare rete»

Pnrr, sul Piano gli appetiti della mala. Il procuratore Rossi avverte le amministrazioni: «Indispensabile fare rete»
di Domenico DICARLO
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Mercoledì 9 Febbraio 2022, 10:25 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 14:45

«Il denaro è certamente un fattore di crescita, ma deve essere ben speso. Per questo è importante vigilare e prevenire un suo utilizzo illecito». Il capo della Procura di Bari Roberto Rossi delinea in poche parole quali insidie e pericoli si celano dietro la pioggia di miliardi che l'Italia riceverà con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, al quale ieri, ad Acquaviva delle Fonti, è stata dedicata una specifica giornata di formazione. Il titolo del convegno era Pnrr e corruzione.

Il procuratore ha messo in guardia le amministrazioni

E il procuratore Rossi che a più riprese, in questi mesi, ha messo in guardia le Pubbliche amministrazioni dai crescenti appetiti della criminalità organizzata sui miliardi in arrivo, è tornato sul tema, evidenziando quanto sia importante che anche i cittadini siano coinvolti nella filiera del controllo, con una informazione capillare dei progetti e delle iniziative intraprese, perché possano vivere consapevolmente questa delicata fase di ripresa dell'economia del Paese, diventando - all'occorrenza - presidi civici contro le illegalità.


«Non sono i singoli ad avere il potere di cambiare - ha detto Rossi - ma le persone, i gruppi, le reti, questo è ovvio.

Ciclicamente viviamo momenti drammatici, vere e proprie crisi di sistema come quello che stiamo affrontando. E la magistratura è un anello di una più ampia rete istituzionale: coinvolgere la cittadinanza, rivitalizzare la filiera dei controlli e dei presidi istituzionali significa non lasciare da sola la magistratura».

Poi l'esempio di Foggia, città e territorio chiamati ad affrontare una criminalità aggressiva, sfrontata, violenta. «Rispetto al Barese - ha proseguito il procuratore - la situazione della criminalità organizzata è, senza dubbio, molto peggiore. Ma si è creato un eccellente lavoro di rete che ha coinvolto forze di Polizia, enti locali, prefetture, la stessa stampa, la libera opinione e i gruppi sociali come Libera e Avviso Pubblico. Tutto questo movimento riesce a smuovere il terreno e nessuno si sente solo. Abbiamo una tendenza tutta meridionale a lavorare in solitudine, del tipo quello che faccio io non lo sa fare nessuno. Invece, elaborando queste attività di rete, si può cominciare a modificare il sistema. Io credo che gli enti locali, attraverso la Prefettura, che è un organo terzo, possano creare dei tavoli (anche se il termine non mi piace) per un confronto continuo. Il Covid lo rende complicato, è vero, ma è necessario ascoltare chi, per esempio, ha difficoltà nell'espletare una pratica. A me capita spesso di incontrare gli imprenditori: ascoltare le loro necessità è il primo passo di un lungo processo che porta a tenere fuori la criminalità dagli appalti».


Tra i relatori, anche il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, che è vicepresidente di Avviso Pubblico, rete di enti locali che si impegnano per promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile: «Oggi il Pnrr apre a nuovi business per le organizzazioni criminali. Con la velocizzazione di alcune procedure di gara, legata al fatto che bisogna centrare in poco tempo gli obiettivi di spesa dettati dall'Europa - ha dichiarato Abbaticchio - si facilita, di fatto, una certa discrezionalità delle strutture gestionali. Il mondo dell'antimafia sociale solleva preoccupazioni legittime. Vanno elaborate strutture che siano in grado di rispettare i tempi, ma nel contempo siano attente a prevenire il formarsi di organizzazioni criminali. L'amministratore comunale svolge una funzione di controllo e garanzia assolutamente fondamentale, soprattutto nei paesi più piccoli dove alcuni accordi entrano anche nelle campagne elettorali».
Padrone di casa il sindaco di Acquaviva, Davide Carlucci: «Diversi hanno già segnalato il pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata nell'ambito dei progetti finanziati con il Pnrr. Abbiamo pensato che sia importante fare formazione e diffondere conoscenze sul tema: sinora non se n'è parlato quasi per niente, ma il Pnrr semplifica le procedure: dobbiamo tenere alta la guardia per scongiurare i rischi legati a questo snellimento». Per impedire che i denari destinati alla ripresa finiscano insomma nelle tasche sbagliate.
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