Petruzzelli, tregua apparente. Tutte le ipotesi ancora sul tavolo

Petruzzelli, tregua apparente. Tutte le ipotesi ancora sul tavolo
di Beppe STALLONE
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Domenica 28 Novembre 2021, 10:48 - Ultimo aggiornamento: 11:02

Anche se si può dare quasi per certo che l'attività artistica del teatro Petruzzelli non verrà interrotta da nessuno e che la Fondazione Lirico-Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari continuerà ad operare, è necessario aggiungere un sibillino per ora. E questo è evidente per il seguente motivo. Anche se siamo in una fase di tregua, dopo i colpi di artiglieria anche pesante esplosi all'indomani delle sentenza della Corte d'appello di Bari dell'19 ottobre, gli stati maggiori delle due parti stanno studiando le strategie migliori da adottare dal punto di vista legale. Stanno affilando le armi in vista della presentazione dei ricorsi in Cassazione. Il Comune contro la sentenza della Corte d'Appello, presieduta dal giudice Mitola, che ha accertato la proprietà sull'intero complesso immobiliare Teatro Petruzzelli in capo agli eredi Petruzzelli e ha ordinato al Comune di Bari ed alla Fondazione Lirico-Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari il rilascio, in favore degli eredi, del teatro.

I legali dei Messeni Nemagna presenteranno ricorso in Cassazione contro la sentenza di condanna al pagamento in favore dello Stato Italiano di 43.462.232 euro oltre interessi legali, ma anche contro l'altra sentenza della Corte d'Appello, presieduta dal giudice Grillo, quella cioè che accerta e dichiara l'inefficacia inter partes del Protocollo d'Intesa del 21/11/2002.
Ed è su questo Protocollo che vale la pena ritornare non prima di un breve riassunto di ciò che lo precede. Il Petruzzelli viene incendiato nella notte fra il 26 e il 27 ottobre del 1991, il 13 novembre il sindaco Enrico Dalfino diffida gli eredi Petruzzelli a eseguire interventi ricostruttivi entro 3 anni. Vengono eseguiti lavori di sgombero delle macerie e viene presentato un progetto di ricostruzione e restauro il 13 marzo 1997. Di fatto la ricostruzione non avviene. Si giunge a un primo Protocollo dell'11 maggio 2002 fra eredi e Ministero e poi a quello del 25 ottobre e del 21 novembre 2002 fra eredi Petruzzelli, Regione Puglia, Provincia di Bari e Comune di Bari con cui venne prevista la costituzione di una Fondazione, cui concedere in uso esclusivo, da parte della proprietà privata, l'edificio destinato ad attività teatrale e con la previsione di un canone annuo di 500mila.
Ora le ipotesi di soluzione della vicenda Petruzzelli sono o quella pacifica (si siedono attorno a un tavolo enti pubblici e eredi e scrivono una nuova convenzione), oppure l'esproprio da parte degli enti pubblici o il ripristino del protocollo di novembre 2002 come vorrebbero gli eredi. Ma quel Protocollo secondo i giudici è inefficace, vediamo perché. Sostanzialmente per 2 motivi. Il primo: la Fondazione Petruzzelli non si identificherebbe con la Fondazione prevista dal Protocollo del 21 novembre, in quanto la prima è stata costituita con legge dello Stato (n. 310/2003) la seconda in una mera convenzione negoziale di natura privatistica. Peccato che il comma 6 della stessa legge recita: La Fondazione...acquisisce i diritti d'uso esclusivo sul Teatro Petruzzelli di Bari, in conformità al Protocollo d'intesa, sottoscritto a Roma il 21 novembre 2002. E' anche vero che il comma è stato abrogato con l'esproprio del 2006, ma è evidente che la Fondazione è una sola e l'abrogazione del comma 6 ha solo consentito di tagliare il cordone ombelicale legislativo, utile agli eredi per rivendicare se non la proprietà, almeno un diritto contrattuale. Il secondo motivo della bocciatura del Protocollo è dovuta alla radicale mancata approvazione della detta convenzione da parte dell'Amministrazione Provinciale, cosa smentita dal presidente della Provincia dell'epoca Marcello Vernola, come si può leggere nell'intervista.
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