Trasporti in crisi, parla Persichella: «Amtab da ricostruire. Evitato il crac con i sei milioni»

Trasporti in crisi, parla Persichella: «Amtab da ricostruire. Evitato il crac con i sei milioni»
di Samantha DELL'EDERA
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Mercoledì 8 Febbraio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:37


«I sei milioni di euro sono indispensabili per la prima sopravvivenza dell’Amtab. Senza questo adeguamento Istat era a rischio l’intera azienda». A parlare è Sabino Persichella, neo presidente dell’Amtab, all’indomani dell’approvazione in Consiglio comunale dei due emendamenti che permetteranno di dare nuova linfa.
Un’azienda che Persichella non ha trovato in buone condizioni nel momento che si è insediato. «Ha bisogno di una iniezione di fiducia da parte di tutti i soggetti protagonisti, dall’interno e dall’esterno – spiega Persichella – ritengo necessario un riposizionamento aziendale, un cambio di approccio. Dal lato interno è importante fare crescere la consapevolezza dell’identità aziendale, gli esterni invece devono capire il ruolo fondamentale occupato dall’Amtab. Questo deve essere il punto di partenza per ricostruire l’intera azienda, certo non abbiamo la bacchetta magica e dobbiamo ragionare secondo visioni aziendali».


Persichella evidenzia i primi problemi da risolvere, a cominciare proprio da quello finanziario. «L’emendamento di lunedì era indispensabile, il capitale sociale si era eroso completamente ed anche la continuità aziendale era a rischio – prosegue Persichella – con la decisione del Consiglio comunale si è dato atto ad una manovra importante che di fatto riconosce l’adeguamento Istat del contratto di affidamento, che dovrebbe esserci ogni anno».
Secondo problema è quello dell’organizzazione aziendale. «L’Amtab – prosegue il neo presidente – ha sempre avuto una gestione verticale ed ora va resa orizzontale con la creazione di aree dirigenziali, come si fa in tutte le aziende complesse.

Non è possibile pensare di gestire tutto da solo. Bisogna creare una cabina di regia e di comando in cui il cda ha un compito di indirizzo». E tra i primi indirizzi forniti c’è stata la riattivazione del direttore di esercizio, figura che negli ultimi anni invece era stata inglobata dal direttore generale. «Abbiamo anche fatto un’operazione insieme ad Amiu – continua Persichella – e abbiamo sopperito temporaneamente all’assenza del direttore del personale chiedendo al funzionario che è in Amiu di occuparsi anche di Amtab part time. Per iniziare a costruire qualcosa».

Contratto e mezzi


Sul tavolo del presidente Persichella ci sono due questioni da risolvere entro l’anno. La prima riguarda il contratto di servizio che è stato prorogato al 2023 in attesa della decisione del Comune di procedere in house. «In realtà norme statali stanno spingendo verso le gare – prosegue Persichella – quindi non c’è ancora certezza di procedere in house. Perché non dipende esclusivamente dalla volontà del Comune ma dal verificarsi di una serie di condizioni. Certo che però l’azienda deve essere sana e forte per dare una carta in più all’amministrazione». Seconda questione quella dei mezzi. «Ne devono arrivare altri 35 – prosegue Persichella - ma prima il Covid poi la guerra hanno fatto allungare i tempi di consegna a quasi un anno. Ci vorranno mesi per avere i nuovi mezzi. E tra un anno i 90 bus acquistati dal 2018 in poi, uscendo ogni giorno, macinando migliaia di chilometri, diventeranno vecchi e necessiteranno di sempre più manutenzione».


La prossima settimana il Comune aprirà i termini per la sottoscrizione degli abbonamenti annuali a 20 euro. «Si tratta di una iniziativa importante che servirà a portare nuova gente sui mezzi. Se io riesco su 20mila abbonamenti a recuperare 4mila persone si abituano ad utilizzare i bus, io avrò comunque 4mila utenti in più anche nei prossimi anni. Perché avremo cambiato le abitudini delle persone togliendo anche auto dalle strade», aggiunge. 

I nodi: "portoghesi" e sicurezza


L’Amtab si trova poi ogni giorno ad affrontare due questioni: i “portoghesi” e la scarsa sicurezza. «Oggi abbiamo una visione falsata sull’utilizzo reale dei mezzi, dato che non tutti fanno i biglietti – aggiunge Persichella – per questo doteremo i bus di telecamere contapersone, per studiare i flussi». Necessari anche più controlli, ma non da parte dei verificatori. Sono diversi gli episodi che vengono denunciati: da baby gang che sputano sui passeggeri a uomini che si masturbano sui mezzi. «In quest’ultimo caso abbiamo presentato denuncia contro ignoti e se richieste forniremo anche le immagini delle telecamere – conclude Persichella – quella sulla sicurezza è una battaglia che dobbiamo portare avanti, sicuramente non da soli».

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