Peculato, arresti domiciliari per l'ex dipendente: trasferiva soldi del Comune sui conti dei famigliari

L'uomo ha disposto 45 bonifici per sé e i suoi familiari eludendo i controlli

Peculato, arresti domiciliari per l'ex dipendente: trasferiva soldi del Comune sui conti dei famigliari
3 Minuti di Lettura
Lunedì 20 Giugno 2022, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 12:05

Un dipendente comunale trasferiva soldi del Comune su conti intestati ai suoi parenti: per questo sono stati confiscati 34 mila euro. Questa mattina personale del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari ha dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari - emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, su richiesta di questa Procura della Repubblica - con cui sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di 4 soggetti: Sabino Ardito, ex funzionario del Comune di Bitetto (agli arresti domiciliari) e 3 suoi familiari (moglie e 2 figli, sottoposti agli obblighi di dimora nel Comune di residenza nonché di presentazione alla polizia giudiziaria). Con tale provvedimento è stato, altresì, disposto nei confronti del predetto funzionario pubblico il sequestro preventivo finalizzato alla confisca - anche per equivalente - delle disponibilità finanziarie e/o patrimoniali fino all’importo di circa euro 34 mila euro.

L'accusa

Le accuse sono di reati di peculato, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e ricettazione, che sarebbero stati commessi in Bitetto, Cassano delle Murge e Grumo Appula nel periodo settembre 2017 - novembre 2019. Il procedimento penale è stato avviato a seguito della denuncia sporta nel maggio 2021 dal Sindaco e dal Segretario Generale del Comune di Bitetto con cui hanno segnalato che un ex funzionario del dipendente Ufficio Servizi Finanziari (ora in servizio presso il Comune di Cassano delle Murge) si sarebbe indebitamente appropriato - nel periodo compreso tra il 2017 e il 2019 - di una consistente somma di denaro, disponendo dai conti correnti dell’Ente comunale bonifici verso iban riconducibili a conti personali e/o di suoi familiari.

Secondo l’impostazione accusatoria, allo stato l’ex dipendente del Comune di Bitetto - nella sua qualità di funzionario addetto alla predisposizione dei mandati di pagamento in favore dei fornitori di beni/servizi all’Ente locale e avendo per ragione di ufficio la disponibilità di denaro del menzionato Comune - si sarebbe appropriato indebitamente della complessiva somma di circa euro 34 mila euro, canalizzandola a mezzo di 45 bonifici dai conti correnti bancari comunali in favore dei conti correnti propri e dei suoi familiari.

Ciò sarebbe avvenuto attraverso la falsificazione da parte del funzionario pubblico dei mandati di pagamento in favore dei suddetti creditori del Comune di Bitetto, inserendo in tali documenti - al posto degli IBAN identificativi dei conti correnti dei fornitori - gli IBAN identificativi dei conti correnti propri, di sua moglie e dei suoi 2 figli.

Per eludere eventuali sospetti il funzionario avrebbe compilato i mandati indicando nella causale del pagamento, a titolo esemplificativo, forniture di energia elettrica, di acqua, acquisto di arredi scolastici o “affidamento del servizio triennale inerente la gestione integrata della salute e sicurezza”. Pertanto, anche i familiari del funzionario pubblico si sarebbero impossessati di denaro delle casse del Comune di Bitetto con la finalità di acquistare per sé o, comunque, per il congiunto disponibilità finanziarie di provenienza delittuosa, in ragione sia degli importi, sia delle causali dei versamenti sopra richiamati che in alcun modo avrebbero potuto trovare una giustificazione sui loro conti correnti. Oltre alle 4 misure cautelari personali, le Fiamme Gialle baresi stanno eseguendo il sequestro dei beni del dipendente pubblico per un importo parti al profitto del reato di peculato, allo stato, accertato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA