Paura in spiaggia, bimbo si ferisce con una siringa abbandonata

Paura in spiaggia, bimbo si ferisce con una siringa abbandonata
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Lunedì 16 Maggio 2022, 21:13 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 19:27

Siringhe tra la sabbia di Pane e pomodoro ed escrementi dei cani “sotterrati” tra i ciottoli di San Girolamo, con i bagnanti che, nel primo vero weekend al mare, si sono trovati a spostarsi da una parte all’altra della spiaggia a causa proprio della presenza di feci in diversi punti. «Un incubo – racconta una famiglia – si sentiva una puzza assurda e c’erano queste feci nascoste sotto i ciottoli. Sicuramente non ripulite da qualche padrone incivile. I cani naturalmente sono propensi a sotterrare e i padroni invece di ripulire hanno pensato bene di lasciare la spiaggia in quelle condizioni».

A Pane e pomodoro, invece, un padre ha denunciato che suo figlio di 11 anni si è punto con una siringa abbandonata e si è dovuto sottoporre in ospedale alla profilassi contro le infezioni.

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La protesta a San Girolamo


Tornando a San Girolamo, la protesta è stata sollevata anche dal comitato di residenti.

Nulla contro i cani, il problema restano i padroni «sporcaccioni», come li hanno definiti in molti. «In questi giorni – scrive Peppino Milella, rappresentante dell’associazione IX Maggio - mi sono arrivate tante segnalazioni da parte di persone che sono scese in spiaggia per godersi una giornata al mare ma si sono trovate a stendere il telo mare con la paura di schiacciare cacche dei cani». Il problema è “scoppiato” proprio nel corso del fine settimana appena trascorso: tantissime le proteste dei bagnanti, molti venuti da fuori per godersi un po’ di tranquillità ma che hanno giurato di non mettere più piede a causa proprio dei ciottoli usati come latrina per cani. 

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«Oltre ai residenti di Fesca e San Girolamo – continua Milella – arrivano molti anche da fuori per poter trascorrere una giornata al mare, ma ormai le lamentele per le cacche dei cani sono all’ordine del giorno. E la colpa non è del cane, ma del padrone. Va bene pure portarli in spiaggia, ma questo non giustifica il fare loro i bisogni senza rimuoverli, senza ad esempio mettere un po’ d’acqua sull’urina». «Alcuni – conclude Milella – trovano la scusa che non ci sono i bidoncini, ma basta percorrere qualche metro e il bidoncino si trova».
Tante le risposte al presidente dell’associazione IX Maggio, la maggior parte di condivisione dell’appello a non sporcare e a non trattare il litorale, da poco ripulito dal Comune, come un bagno per cani. Le lamentele sono arrivate anche al Comune tanto che l’assessore all’ambiente Pietro Petruzzelli contatterà nelle prossime ore anche il comandante della polizia locale Michele Palumbo. «Chiederò di incrementare i controlli – spiega Petruzzelli – semmai anche in borghese per fermare questi incivili. Purtroppo la maleducazione di pochi colpisce poi tutti».

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Il Comune proprio pochi giorni fa aveva ultimato gli interventi di pulizia sul litorale di San Girolamo: l’Amiu aveva rimosso i rifiuti e successivamente con una ruspa una squadra aveva provveduto a spianare l’intera spiaggia, ripristinando la cosiddetta “linea di costa”, rovinata durante le mareggiate. In settimana apriranno anche i due chioschetti per la somministrazione di cibi e bevande così come stanno terminando i lavori per l’attivazione dei bagni. E le persone sono tornate nuovamente a vivere il lungomare di San Girolamo, così come sono ricominciati persino i fuochi d’artificio sparati domenica sera da un “braccio” dei frangiflutti, quello che separa la zona di sabbia dai ciottoli. «La gente sta ricominciando a vivere il lungomare – concludono i residenti – speriamo che venga garantito un potenziamento dei controlli da parte della polizia locale e delle altre forze dell’ordine». 
S. Del.
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