«Passaggi a livello da chiudere»: richiesta presentata al ministero

«Passaggi a livello da chiudere»: richiesta presentata al ministero
di Domenico DICARLO
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Domenica 30 Gennaio 2022, 14:43

Soppressione dei due passaggi a livello cittadini e riqualificazione del ponte Parlante. L'amministrazione comunale di Acquaviva ha chiesto ufficialmente al ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili nel governo Draghi, Enrico Giovannini, di accogliere le richieste della cittadinanza. Il 24 gennaio, il sindaco di Bari Antonio Decaro e quello di Bitonto Michele Abbaticchio, in rappresentanza della Città metropolitana, hanno portato la questione a Roma dove hanno incontrato il ministro. Consegnata una relazione nella quale si spiegano le ragioni della richiesta: ora si attende la risposta da parte del Ministero. Ma il primo passo è stato fatto. Perché, dunque, chiudere i due passaggi al livello? Il centro urbano del Comune di Acquaviva delle Fonti è attraversato dalla linea ferroviaria statale denominata Bari-Taranto con ubicazione della stazione ferroviaria, fra le più importanti sulla tratta. Il tracciato della linea separa dal centro cittadino una porzione di abitato densamente popolato e servito da una rete stradale interconnessa a strade provinciali e strade comunali urbane ed extraurbane.
Le difficoltà sono destinate ad aggravarsi ulteriormente in quanto è in fase attuativa, mediante piani di comparto, il piano regolatore vigente, che prevede importanti ampliamenti oltre la linea ferroviaria. Nel centro abitato sono ancora presenti due passaggi a livello su arterie principali; quella di via Roma, che prosegue verso sud sulla Sp20, e quella di via Bonaventura Veracroce che procede verso est per il collegamento con la Sp205 (circonvallazione di Acquaviva). La soppressione, mediante opere sostitutive fisse (sottopasso carrabile e pedonale) che attenuino la presenza della barriera, determinerebbe un miglioramento viario con conseguente riqualificazione complessiva del territorio e stimolazione della crescita economica, oltre che garantire la sicurezza dell'esercizio ferroviario e del traffico stradale. In linea di massima, le opere sostitutive dei due passaggi a livello consistono nella realizzazione di due nuove viabilità veicolari e pedonali che sottopassano la sede ferroviaria. Occorre precisare che lo strumento urbanistico ha previsto la realizzazione di una viabilità finalizzata alla soppressione dei passaggi a livello. Nel dettaglio, per quanto concerne l'attuale passaggio a livello di via Roma, il nuovo sottopasso sarebbe costruito in adiacenza alla sede ferroviaria, all'interno di un'area appositamente dedicata all'operazione, e successivamente traslato nella sua posizione finale.
L'importo del progetto è di 3.700.000 euro. Per quanto concerne il progetto di via Veracroce, lo schema tecnico sarebbe lo stesso: il progetto, redatto anche in questo caso dall'ufficio tecnico comunale, è stato valutato in 3.050.000 euro. Nella relazione consegnata al Ministero, si leggono i dettami tecnici: «La realizzazione dell'opera di cui sopra richiede la costruzione di una serie di opere provvisionali per la protezione delle aree di scavo e per la spinta del monolite. Le opere di sostegno dei terreni sono costituite da paratie tirantate a salvaguardia dei binari in esercizio dove verrà realizzata la camera di spinta del monolite e lungo i muri d'ala a salvaguardia del rilevato ferroviario. È previsto inoltre l'utilizzo di un ponte essen durante la fase d'infissione». Terzo intervento richiesto, riguarda la riqualificazione del ponte Parlante, in una zona più decentrata di Acquaviva ma, comunque, attraversata dalla ferrovia. Sin qui le richieste: ora si attendono le risposte (nonchè gli eventuali finanziamenti) del Ministero.
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