Park and ride: il cantiere è fermo. Colpa del covid e della guerra

Park and ride: il cantiere è fermo. Colpa del covid e della guerra
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Domenica 17 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 18:02

I lavori per il park and ride di Largo Due giugno sono iniziati nel marzo 2021 e si dovevano concludere nel giro di cinque mesi: a causa dei ritardi dovuti alla pandemia Covid e alle difficoltà nel reperire le materie prime soprattutto di tipo tecnologico, il cantiere è ancora aperto. Il parcheggio in realtà è sempre rimasto operativo, ma i lavori non sono ancora terminati del tutto. All’appello manca il completamento dell’impianto di videosorveglianza.

Il progetto del parcheggio alle porte della città

Il progetto da 2,5 milioni di euro ha previsto la rimozione di tutto l’asfalto presente sull’area di oltre 10.000 metri quadri, la realizzazione di percorsi viari interni monodirezionali per favorire l’accesso e la manovra ai 330 posti previsti, rispettivamente 294 posti auto (6 dei quali destinati alle persone con disabilità), 18 stalli per motocicli e 18 per biciclette.

Importanza è stata riservata proprio alla questione della permeabilizzazione: uno dei problemi maggiori che si presentava nel park and ride era l’impraticabilità dell’area quando pioveva. Tutte le nuove pavimentazioni sono state realizzate garantendo la permeabilità del suolo e con masselli autobloccanti, di differenti colori per distinguere le aree di sosta da quelle di transito. Inoltre, in corrispondenza dei singoli stalli, la pavimentazione autobloccante è di tipo “forato” per consentire la crescita di uno strato erboso, nonché per implementare ulteriormente la permeabilità del suolo. Particolarmente ricca la dotazione di verde pubblico con la piantumazione di circa 130 alberi ad alto fusto di diverse essenze, oltre 6.000 arbusti e circa 200 metri di siepe.

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Possibile accedere al parcheggio da un ingresso posto su via della Resistenza, mentre l’uscita è su via della Costituente. La separazione degli ingressi/uscite consente una migliore e più omogenea distribuzione delle correnti di traffico su due importanti strade cittadine, a vantaggio della circolazione veicolare in zona. La fermata di attestamento dei mezzi pubblici, parte integrante del nodo di interscambio, è collocata su via della Resistenza, in prossimità dell’uscita pedonale. Realizzate anche aree di sosta in attesa dell’arrivo delle navette. Si è proceduto infine con un nuovo impianto di illuminazione, tale da garantire maggiore sicurezza in un’area da sempre colpita dai ladri di auto. Resta però incompleto l’impianto di sorveglianza previsto con 18 telecamere. 

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L'intervento dell'assessore ai Lavori Pubblici


«Per il park and ride di Largo Due giugno mancano solo le telecamere e i sistemi di automazione oggetto di una gara specifica – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Galasso - purtroppo in questo caso è difficile fare previsioni perché stiamo riscontrando ritardi nelle forniture tecnologiche. Confidiamo di averle entro l’estate. Il park and ride comunque resta funzionante». Le telecamere sono state inserite in più dal Comune rispetto al progetto iniziale proprio per garantire una maggiore sicurezza. «Abbiamo svolto la gara utilizzando i fondi del ribasso d’asta – conclude Galasso – appena arriveranno le forniture procederemo». Il parcheggio, come detto, è stato oggetto di numerosi furti e danni alle auto, da qui la decisione del Comune di potenziare proprio gli impianti di videosoverglianza. 
La speranza ora è che tutto sia completato entro l’estate. I tempi infatti continuano ad allungarsi. La fine del cantiere era stata prevista a settembre 2021 poi slittata a dicembre ed ora in estate 2022. Lo stesso sindaco Antonio Decaro in un post Facebook del 4 gennaio scorso aveva scritto: «Abbiamo lavorato su un modello di parcheggio più sostenibile con alberi e nuove piantumazioni che riducono l’impatto ambientale della auto che vi transitano, pavimentazione drenante, colonnine elettriche e postazioni per bici – scriveva il primo cittadino - L’ingresso e l’uscita sono stati realizzati per garantire la sicurezza dei pedoni e non creare intralcio ai veicoli, così come la corsia preferenziale per le navette. Nelle prossime settimane sarà ultimato l’impianto di videosorveglianza». Settimane che però, a causa dei ritardi nelle forniture, sono diventate mesi.

S. Del.
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