Parco dell'Alta Murgia sbarca su Forbes: la bellezza raccontata dalle fotografie di Amendolara

Parco dell'Alta Murgia sbarca su Forbes: la bellezza raccontata dalle fotografie di Amendolara
di Antonella TESTINI
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Venerdì 28 Ottobre 2022, 07:58 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 02:08

Un altro capitolo nel libro delle soddisfazioni per Pietro Amendolara che ha visto due delle sue foto pubblicate nella rivista Forbes Italia, la rivista di economia che per il mese di ottobre ha portato in copertina Flavio Briatore.
Le foto di Amendolara fanno da cornice ad una intervista a Filippo Tito, guida autorizzata del Parco Nazionale dell'Alta Murgia e grande appassionato di ciclismo, proprio nei giorni in cui il Parco è sotto la lente degli esperti Unesco nella speranza di vedere riconosciuto il titolo di Geo Park Unesco. E proprio come sta avvenendo in questi giorni con le lunghe escursioni dei due professori europei accompagnati per i geositi di Ruvo e Minervino, l'articolo pubblicato sull'inserto Bike è un viaggio alla scoperta della ricchezza storica e paesaggistica dell'Alta Murgia, una terra dove anche i colori raccontano tradizioni e antiche culture.

Non a caso le due foto a corredo dell'articolo rappresentano il casello ferroviario di Masseria Calderoni, a confine tra Gravina e Poggiorsini e un campo di papaveri in contrada Mariciello a Gravina per mostrare ai lettori l'unicità del Parco dell'Alta Murgia.
Quel parco che a breve farà mostra di se anche oltre oceano con sette fotografie, sempre firmate Pietro Amendolara di cui tre, di rara bellezza, immortalano i tre castelli più cari a Federico II di Svevia, ovvero Castel del Monte la fortezza ottagonale voluta dall'imperatore, il Castello del Garagnone una rocca fusa nella roccia a pochi chilometri da Poggiorsini costruito dagli Altavilla e ampliato dallo Stupor Mundi per diventare una delle sue residenze e il Castello di Gravina, la dimora di caccia dell'Imperatore dove ha soggiornato diverse volte accompagnato, dicono le fonti storiche, da Bianca Lancia.


Tre fotografie, tre castelli e una grande luna quasi a baciarne la bellezza. Un altro progetto, i cui dettagli sono ancora top secret che vede Amendolara e le sue foto testimone di un territorio, quello del Geoparco, che ha molto da raccontare oltre che da mostrare. Un amore tra Amendolara e il Parco dell'Alta Murgia nato quasi per gioco e diventato un impegno importante sin dal 2015 con il progetto Tredici città un solo parco frutto del lavoro di una campagna fotografica commissionata dall'Ente per il calendario del 2016.
I numeri del calendario durante il contest di 13 giorni lanciato su Facebook parlano chiaro: 7.800 mi piace per le foto in concorso, 1.200 condivisioni delle immagini e dei post con un numero complessivo di oltre 150mila visualizzazioni.
Un lavoro che ha consentito allo stesso Amendolara di diventare uno dei fotografi più apprezzati del territorio e importante collaboratore editoriale di testate nazionali che ha dedicato un'intera guida al pane di Matera.


Lavori che gli hanno consentito di diventare Google Local Guides a luglio 2022 con oltre 17 milioni di visualizzazioni. E mentre il fotografo porterà le immagini del parco nel Museo nazionale delle scienze della terra dell'Università di Bari con la mostra Fermo, lento in movimento, la vista dei valutatori Unesco si è concentrata sul Castello del Garagnone per proseguire alle miniere di Bauxite e Castel del Monte, fino ad arrivare a Lama Pagliaia a Ruvo.
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