Bari, l'ira del presidente del Municipio: «Parchi terra di nessuno, tra droga e feste»

Bari, l'ira del presidente del Municipio: «Parchi terra di nessuno, tra droga e feste»
di Benedetta DE FALCO
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Lunedì 5 Settembre 2022, 09:59

Risale al 2020 il protocollo d'intesa tra il Comune di Bari e il presidente dell'associazione Masseria dei Monelli, Manlio Epifania, per la gestione condivisa e partecipata del parco Gargasole nell'ambito della misura Rigenerazioni creative. L'accordo prevede che la cura e l'animazione dello spazio pubblico nel cuore della città sia coordinata dall'aps Masseria dei Monelli e Ortocircuito.
Altre associazioni hanno risposto positivamente all'appello della gestione condivisa, tra cui Retake, Terre del Mediterraneo, LAN - Laboratorio Architetture Naturali, Breathing Art Company, Confusioni e InConTra. Il parco rappresenta uno spazio di coesione civica e cittadinanza attiva attraverso la pratica delle cura dell'ambiente, sia per la tutela della biodiversità, sia per creare un luogo di condivisione sociale. Per questa ragione il parco ha assunto un valore culturale per la città che travalica la cura del verde.

La denuncia del presidente


Manlio Epifania, presidente di Masseria dei monelli Ortocircuito riguardo l'incendio spiega: «E' stato appiccato l'incendio nell'area confinante al parco, la terra di nessuno tra tossici.

Il cancello era aperto e i vigili del fuoco sono potuti entrare. Quest'anno nonostante l'arsura non è successo niente all'interno del parco. L'area coinvolta appartiene alla caserma Rossani non ancora bonificata ma sarà sede di nuova progettazione». La caserma Rossani inizierà i lavori che daranno luce alla nuova sede dell'Accademia delle Belle Arti. Tra i progetti di riqualifica della Caserma manca ancora una parte dell'ex centro sociale, dove si radunano emarginati sociali e tossici. A tal proposito Epifania aggiunge: «Ha preso fuoco una grande copertura di legno, un po' di masserie. Ci sono dei barboni, che per dispetto essendoci una barriera di legno, si fanno delle ripicche. Gli incendi del 2021 a luglio e agosto hanno la stessa origine colposa nell'angolo cieco. Dove questi soggetti si radunano con più frequenza, alle spalle della costruzione. L'area dell'incendio è del comune, noi ne gestiamo solo le attività».

L'appello di Smaldone

A detta del presidente del Municipio II, Gianlucio Smaldone, i residenti sono esasperati per feste notturne illegali, fino alle 3 di notte e spiega: «Fin quando la caserma non sarà rifatta completamente, questi fenomeni dolosi si reiterano. Dove è scoppiato l'incendio c'è un centro sociale illegale dove ci sono situazioni non controllabili tra urla e grida alle 3 di notte. Poi ci sono dei capannoni dove si sono verificati episodi di cronaca nera: tra eroina, crack e stupri. Sono morte delle persone per overdose. È un terra di nessuno in attesa che partano i lavori, io spero che iniziano».
La zona di cui parla Smaldone dovrebbe essere ripristinata ed adibita come suolo per l'Accademia delle belle Arti e conclude: «L'area che ha interessato l'incendio sarà l'ultimo step di un percorso di riqualifica di tutta l'ex caserma. Nel weekend lì ci sono decine di persone che partecipano a queste rave abusive, sul tetto del capannone hanno messo una tenda. Un situazione che vive così da anni, un centro sociale abusivo».

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